
(foto di archivio)
Avevano notato le due ragazze, hanno aspettato che scegliessero dei vestiti per provarli e hanno cercato di riprenderle mentre si spogliavano nei camerini.
E’ il primo pomeriggio di giovedì 10 agosto, quando due giovani studentesse universitarie di 21 anni entrano in un negozio di abbigliamento presente all’interno del centro commerciale “Il Castello”.
All’interno dell’esercizio non ci sono molti avventori e le due giovani iniziano ad osservare la merce in esposizione. Dopo aver scelto alcuni capi di abbigliamento, le due studentesse notano due uomini, entrati poco prima nel negozio che, mentre si aggirano tra gli scaffali, lanciano ripetuti sguardi nella loro direzione.
Seppur insospettite da quello strano comportamento, le due giovani si avviano verso i camerini per provare i capi di abbigliamento scelti. Pochi istanti dopo essere entrate nella cabina, le due giovani sentono alcuni passi avvicinarsi, qualcuno entra nel camerino attiguo al loro, mentre una seconda persona rimane all’esterno in attesa.
Dopo alcuni istanti, una delle due giovani nota lo schermo di un cellulare apparire da sotto alla parete che separa il loro camerino da quello attiguo. La giovane cliente realizza subito che qualcuno sta cercando di filmarle.
In pochi istanti le due ragazze escono quindi dal camerino per intimare alla persona di uscire allo scoperto. I sospetti iniziali delle due ragazze trovano presto conferma: dalla cabina esce infatti uno degli uomini notati all’ingresso che, dopo aver riferito qualche scusa negando di averle filmate, si allontana velocemente lasciando sul posto l’amico che lo stava aspettando.
Pochi minuti dopo, chiamati dai dipendenti del negozio, giunge una pattuglia della Stazione Carabinieri di Porotto. Dopo aver identificato il “palo” rimasto all’interno dell’esercizio commerciale, i Carabinieri si recano all’esterno del centro commerciale dove riescono a rintracciare l’uomo, 36 anni, che aveva effettuato il filmato.
I due sono stati quindi accompagnati in caserma dai militari che, dopo aver sottoposto a sequestro il telefono cellulare utilizzato per effettuare il filmato, hanno denunciato il trentaseienne per il reato di “interferenze illecite nella vita privata” e l’amico per “favoreggiamento”.
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