Mafia nigeriana. Ultimo atto in Cassazione
Si avvicina l'ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara
Si avvicina l'ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell'Ausl di Ferrara, condannandola a pagare 366.890 euro come risarcimento dei danni nei confronti dei famigliari di Cristiano Turati, il 46enne morto - il 20 ottobre 2016 - dopo il ricovero all'ospedale del Delta di Lagosanto
Un traffico di anabolizzanti e sostanze dopanti tra le province di Ferrara, Rovigo, Milano e Pavia. È quello scoperchiato dalla Procura di Ferrara in un'inchiesta connessa a quella aperta per la tragica fine di Elia Ricci, il 26enne pescatore e culturista di Goro, morto improvvisamente a dicembre 2020 per un malore fulminante
È quanto accaduto nel pomeriggio di venerdì 2 maggio nelle vicinanze di Molveno, in provincia di Trento, dove due giovani escursionisti ferraresi di 22 e 25 anni - che erano in compagnia del loro cane - sono stati soccorsi mentre stavano camminando lungo il sentiero 612 in località Casina Crona
Prima ha perso il controllo della propria motocicletta su cui stava trasportando il figlio 15enne della propria compagna, rimasto gravemente ferito e elitrasportato all'ospedale Maggiore di Bologna, poi - dopo l'alcoltest risultato positivo - è fuggito per i campi
C’è un fascicolo aperto contro ignoti in Procura per morte in conseguenza di altro reato. È quanto ha disposto il pm Stefano Longhi per fare luce sulla morte del 19enne che, nella nottata tra sabato 12 e domenica 13 agosto, è deceduto all’ospedale Sant’Anna di Cona, dopo aver improvvisamente accusato un malore mentre si trovava insieme a un gruppo di amici in via Bologna.
Stando a quanto si apprende infatti, da un primo riscontro fornito dalle analisi effettuate al momento del ricovero, nel sangue del ragazzo sono state trovate tracce di cocaina e per questo motivo, al fine di comprendere se effettivamente ci sia stata una eventuale concausalità tra l’assunzione di droga e la morte, il sostituto procuratore ha dato incarico alla medicina legale di effettuare autopsia e accertamenti sul corpo.
A quanto risulta, inoltre, il 19enne era già affetto da una patologia cardiaca (tachicardia ventricolare, ndr) che lo aveva costretto a smettere di praticare sport e per cui era già stato ricoverato in precedenza. Anche qui, la lente della Procura si soffermerà per capire se ci sia stata una correlazione con la sostanza stupefacente e la problematica al cuore di cui soffriva.
Tutte ipotesi su cui ora gli inquirenti – impegnati anche a capire chi sia stato a cedere la droga al 19enne – dovranno fare luce, al fine di ricostruire le esatte cause del decesso, con i risultati provenienti dagli esami autoptici che potranno, in tal senso, indirizzare la Procura su quale strada investigativa percorrere.
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