Un nuovo Protocollo che disciplina a Ferrara l’attività e la retribuzione del gratuito patrocinio. È quello che hanno presentato congiuntamente Tribunale di Ferrara, Ordine degli avvocati e Camera penale.

Un documento nel quale convergono esigenze ed idee di tutte le componenti che gravitano attorno a questo istituto giuridico.

Il protocollo aggiorna quello desueto datato 2014 e compendia, nelle intenzioni dei sottoscrittori, le esigenze del diritto alla difesa e il diritto a una adeguata retribuzione da parte del difensore d’ufficio.

A presentare il documento è stato il presidente del Tribunale Stefano Scati che, memore di una precedente esperienza felsinea, ricorda come “fu un lavoro estenuante e lungo, ma che si rivelò molto utile. Quindi ho accolto di buon grado qui a Ferrara la richiesta di aggiornarlo”.

A occuparsi di persona dell’estensione del protocollo, di concerto con l’Ordine e con la Camera penale, è stato il giudice Andrea Migliorelli, che conferma l’importanza di un lavoro “davvero portato avanti con unità di intenti, avendo come unico obiettivo redigere un documento che compendiasse al meglio il diritto di difesa di qualsiasi persona, indipendentemente dalla condizione economica in cui versi, e del legale che assiste ad essere retribuito in tempi certi e in modalità adeguate”.

Per i presidente dell’Ordine, Eugenio Gallerani, si tratta di un dcumento “necessario” e che “andava adeguato per rendere più snella anche l’attività dell’avvocato chiamato a avviare la pratica e per l’adeguamento dei parametri economici”. Per l’Ordine ha partecipato ai lavori l’avvocato Francesco Andriulli, mentre per la Camera penale ha collaborato l’avvocato Giulia Gioachin.

“Il metodo di lavoro utilizzato – aggiunge Pasquale Longobucco, presidente della Camera Penale – è stato eccellente, di qualità e frutto di una perfetta unità di intenti tra le parti, volto anche a gratificare il lavoro svolto con compensi adeguati, garantendo il diritto alla difesa di tutti”.