Nessun “aggancio” e nessuna “autorizzazione” ai clienti a parcheggiare nell’area. I titolari del chiosco Bar Paradiso Verde smentiscono categoricamente quanto affermato dal Comitato per Ferrara in merito al parcheggio selvaggio all’interno del parco di viale Alfonso d’Este.

Una situazione che sarebbe mal tollerata, dunque, dagli stessi gestori del locale nei pressi del quale molti automobilisti sostano nonostante la presenza ben visibile di cartelli di divieto d’accesso. Una precisazione, quella giunta dal Paradiso Verde, che risponde alle affermazioni dei cittadini che con una lettera avevano denunciato la situazione segnalandola pubblicamente e interpellando in merito anche alcuni gruppi consiliari non ben specificati.

Nella lettera-denuncia il comitato aveva riportato una frase, attribuita ai gestori del chiosco, “abbiamo degli agganci”, facendo intendere che la gestione del locale attraverso conoscenze non meglio precisate tolleri o autorizzi il parcheggio dei clienti nell’area. “Tutto ciò non corrisponde al vero – replicano i titolari – e tale frase non è mai stata pronunciata”, anzi addirittura “nessuno ha mai chiesto conto del transito o sosta dei veicoli nell’area adiacente al chiosco”. “Noi per prime – aggiungono – segnaliamo ai clienti che non si tratta di un parcheggio ed esiste un divieto di accesso”.

Precisazione doverosa, quella del Bar Paradiso Verde, che a sua volta evidenzia dunque il problema del parcheggio selvaggio all’interno dell’area verde. A porvi rimedio non potrà essere che la Polizia Locale, che, stando a quanto riportato dai residenti del Comitato per Ferrara, terminato il periodo del Luna Park aveva assicurato che la sosta selavggia non sarebbe stata più tollerata.