Copparo
1 Giugno 2023
A darne conto sono Pd, Movimento Cinque Stelle e il consigliere indipendente Diego Farina: "Attualmente le informazioni rese pubbliche sono scarse e vorremmo sapere quale tipo di parere l'amministrazione copparese vuole emettere in conferenza dei servizi"

A Copparo spunta l’iter per costruire un’altra centrale biometano

di Redazione | 2 min

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Copparo. “Nei giorni scorsi è apparsa sul sito di Arpae la comunicazione con cui viene dato avvio al procedimento autorizzativo per la realizzazione di un nuovo impianto per la produzione di biometano, proposto da una società veneta, previsto all’interno del Comune di Copparo in adiacenza al confine con Riva del Po. Durante l’ultimo consiglio abbiamo pertanto presentato un’interpellanza congiunta da discutere in nella prossima seduta per capire che tipo di valutazioni il Comune sta facendo in proposito”.

Lo affermano i consiglieri Enrico Bassi del Partito Democratico, Monica caleffi del Movimento Cinque Stelle e il consigliere indipendente Diego Farina.

“Attualmente le informazioni rese pubbliche sono molto scarse (solo la lettera con cui viene dato avvio all’iter amministrativo), e ci interessa comprendere che tipo di parere l’amministrazione copparese, convocata in conferenza di servizi, vuole emettere. Tali impianti – spiegano – portano con sé infatti ricadute ambientali sotto molteplici aspetti, a fronte di opportunità in termini di posti di lavoro per il territorio praticamente nulle. Tra gli aspetti da considerare vi sono quelli della provenienza dei sottoprodotti organici e dei reflui zootecnici che serviranno per alimentare l’impianto, e in particolare, se la capacità di approvvigionamento è prevista entro il territorio, oppure se si farà ricorso al trasporto da altre aree. Riteniamo sia di prioritario interesse capire che tipo di garanzie la società ha dato alle amministrazioni in questo senso”.

“In questa fase, vorremmo inoltre comprendere – concludono – se il progetto verrà sottoposto a Valutazione d’impatto ambientale prima che si chiuda l’iter autorizzativo, anche alla luce dei problemi di odori che già vive il territorio copparese. Va considerato che nei pressi della zona in cui ne è richiesta la realizzazione vi sono abitazioni private, e, a soli 700 metri di distanza, all’interno del territorio di Riva del Po, vi sono altri due impianti esistenti. E dunque si pone anche un tema di cumulo degli impatti che vorremo comprendere se e come sarà trattato”.

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