Cento
30 Maggio 2023
Il sindaco Accorsi: “Il cantiere dovrebbe durare 550 giorni. Prevediamo l’inizio entro fine giugno”

Dopo 11 anni parte il restauro del Teatro Borgatti

di Redazione | 4 min

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Cento. Undici anni dopo il terremoto partono le operazioni di restauro del Teatro Borgatti. “Siamo qui, undici anni dopo, per dare una bella notizia che rispecchia l’impegno principale che come amministrazione ci siamo presi quando ci siamo candidati”. Esordisce così il sindaco Edoardo Accorsi davanti al cantiere che restituirà una parte di Cento ai centesi.

Un impegno che “continua grazie al lavoro dei nostri tecnici e all’impegno dell’Emilia-Romagna – prosegue il primo cittadino -. Fin dall’inizio avevo detto che questo tema sarebbe stato la nostra priorità, per fare questo percorso mi ero preso degli impegni molto specifici anche durante la campagna elettorale”.

I primi due impegni di mandato rispettati sono stati “proprio il fare chiarezza su tutta la parte degli iter amministrativi e il fare un sopralluogo all’interno di tutti gli edifici ancora non ricostruiti. Tutto questo lavoro, che non è finito, è ad un punto chiave molto importante”.

Ediltor della provincia di Parma sarà la ditta incaricata di eseguire i lavori di restauro. Il cantiere secondo la tempistica ufficiale riportata nella documentazione dovrebbe durare 550 giorni. L’inizio del cantiere è previsto entro fine giugno. Per fare i lavori sarà necessaria la modifica della viabilità, infatti tra le strutture fondamentali ci sarà una gru che verrà posta in via Campagnoli, che non sarà più percorribile con i mezzi ma solo dai pedoni.

Per tutta la durata del cantiere verrà estesa la zona ztl, quella che c’è già tutti i sabati e le domeniche. L’ingresso sarà garantito ai residenti, a chi ha le attività commerciali all’interno e a chi ha dei parcheggi interni, ma verrà istituito il divieto di sosta per chi ha parcheggio anche in strada, con i canonici 15 minuti per carico e scarico.

“Abbiamo anche già appurato che l’area del cantiere non impedirà lo svolgimento del Carnevale di Cento – afferma Accorsi -. Nonostante le criticità siamo sicuri che il risultato sarà straordinario. Oggi quindi, con un pizzico di emozione, possiamo dire che torna il Borgatti”.

“Quando mi è stato comunicata la notizia è stata una grande emozione – si inserisce il presidente della fondazione Teatro Borgatti, Giorgio Zecchi -. Nel Borgatti ho debuttato con tutte quelle strutture che mi hanno portato in giro per il mondo, quindi per me c’è un discorso anche di carattere personale e affettivo. Oggi dopo anni le parole espresse da questa amministrazione sono arrivate ad un punto fermo, oggi le parole diventano fatti. Quindi grazie agli artefici di questo procedimento, grazie a nome personale, a nome di tutta la città che ama il Teatro”.

“L’emozione è tanta, avevamo un sogno, un progetto – riprende l’assessora comunale, Silvia Bidoli -. Continueremo a lavorare perchè questo ‘ritorno a casa’ del nostro Borgatti sia veramente sentito, faremo in modo che sia un lavoro corale, di tutti”.

Che tipo di migliorie sono state offerte dall’azienda? “Ediltor ci ha offerto un insieme di tante cose, accogliendo un po’ tutte le richieste – afferma la dirigente Lavori Pubblici e Patrimonio, Beatrice Contri -. Si va dalle cose più ‘banali’ come il rifacimento di tutti i servizi igienici, alle migliorie della pulizia, manutenzione e revisione degli infissi. Allo stesso modo verrà eseguita la pavimentazione degli scaloni presenti in cotto e in pietra. Abbiamo avuto anche l’offerta della pulitura e sanificazione degli arredi, in quanto, oltre ad essere passato molto tempo, i piccioni sono riusciti a rientrare. Verrà eseguita anche la pulitura e il rammendo del sipario storico, nonché la realizzazione di un impianto anti intrusione e la realizzazione della viacavi per il collegamento con la fibra ottica”.

Quale sarà il lavoro più difficoltoso? “I lavori saranno difficili tutti – continua la dirigente Contri -. Uno degli interventi principali che si vedrà da fuori sarà il cambiamento del laterocemento con il legno, per alleggerire e togliere rigidità. Il primo lavoro dopo l’accantieramento sarà proprio la realizzazione del tetto nuovo per evitare che piova dentro e di perdere quello che di storico e artistico abbiamo all’interno”.

Quando partiranno effettivamente i lavori? “Consideriamo l’inizio dei lavori a partire dall’accantieramento che durerà mediamente un mese, un mese e mezzo, o anche qualcosa di più dato il montaggio della gru – termina Contri -. Passato il primo mese si comincerà con i montaggi e gli smontaggi. Questi sono i tempi che prevediamo come progetto esecutivo, ma l’azienda può modificare i tempi con delle proposte alternative, quindi potremmo riuscire ad avere delle inversioni di tempo o addirittura, speriamo, dell’economia di scala, che vedremo però nell’istante in cui ci faranno la loro proposta”.

“Voglio ringraziare pubblicamente tutti coloro che contribuiranno – conclude Accorsi -, perchè le cose non si fanno a caso, ma le fanno le persone”.

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