Il filo rosso del Volontariato. Festa in piazza con 200 persone
Presenti 66 associazioni. Dal Comune proroga di sei mesi per lo 'sfratto' al Csv.
di Pietro Perelli
Sono in più di 200 in Piazza Municipale, sono le associazioni che “scendono in piazza per fare festa all’insegna del filo rosso della solidarietà”. Un filo rosso che unisce le 66 associazioni che hanno la loro sede o il loro luogo di ritrovo al Csv Terre Estensi ma anche tante altre che mostrano la loro solidarietà. Come noto infatti il Csv dovrà, dopo anni, affrontare un cambio di sede mentre lo stabile oggi condiviso con la contrada verrà destinato interamente a quest’ultima.
In realtà, spiega la vicepresidente Laura Roncaglia, “questa mattina è arrivata comunicazione dal Comune di una proroga di sei mesi”. Una proroga che però non risolve il problema dato che comunque risulterebbe “difficile programmare il prossimo anno” infatti la nuova scadenza sarebbe a dicembre mentre le programmazioni delle associazioni spesso seguono il calendario scolastico. “Seppure in una grande varietà di ambiti – spiega sempre Roncaglia -, condividiamo un terreno comune di valori di partecipazione, di dono e di solidarietà. Ecco perché abbiamo scelto il filo rosso che caratterizzerà questo momento gioioso, un’occasione fortemente voluta per renderci più visibili e vicini alla cittadinanza che non sempre ci conosce”.
“In questo momento di festa – aggiunge Roncaglia – vogliamo ricordare chi sta vivendo un momento molto difficile e tutto il volontariato attivo e vivo in Romagna”. Il pensiero va a tutti coloro che sono stati colpiti dall’alluvione ricordati con un minuto di silenzio chiuso cantando alcune strofe di “Romagna Mia”.
“Siamo tantissime associazioni e tantissimi gruppi informali – dice Maria Vittoria Govoni, vicepresidente di Web Radio Giardino che ha dato un grande contributo alla realizzazione della festa -; partecipazione, solidarietà e volontariato sono cose che ci accomunano ed è importante un momento come questo per far capire che siamo in tanti, di mille colori”. “Quello che ne è venuto fuori – aggiunge ai nostri taccuini – è una festa come quella di oggi è l’energia che c’è stata tantissima dai più giovani ai più anziani”.
Sono presenti Arci, Libera, Emergency, gli Scout, Cittadini del Mondo ma anche Ail, l’Associazione Italiana Celiachia, Admo, Aido, l’associazione Ernesto, Mediterranea e tanti altri. Per molti è stato anche un modo di scoprirsi e di scoprire realtà vicine nella solidarietà e nell’impegno civile che danno il loro contributo in ambiti disparati.
“Fare volontariato – dice Mauro Presini, del Movimento di cooperazione educativa – è un atto politico, vuol dire essere interessati alla comunità”. Francesco Ganzaroli, del Centro Sociale la Resistenza, ricorda invece quanto “il mondo dell’associazionismo e del volontariato sia più forte se si crea rete”.
Ma, come più volte detto, è stato un momento di festa. Hanno ballato al ritmo di passi proposti dall’associazione di promozione sociale MusiJam. Hanno cantato, al ritmo di “Cuore Matto”, “Volontariato matto che ti vuole bene, che aspetta anche te, che non puoi spostare e che resisterà”. Hanno chiuso il cerchio unito da 50 m di filo rosso alla maniera degli scout e alla fine sono tornati a casa, domani è un altro giorno per fare volontariato