Trasferita la detenuta trans che denunciò uno stupro di gruppo in carcere
La detenuta trans che ha denunciato di essere stata vittima di uno stupro di gruppo avvenuto in carcere a Ferrara è stata trasferita in un altro istituto penitenziario
La detenuta trans che ha denunciato di essere stata vittima di uno stupro di gruppo avvenuto in carcere a Ferrara è stata trasferita in un altro istituto penitenziario
Sulla A13 Bologna Padova, tra Altedo e Ferrara Sud verso Padova, è stata disposta la chiusura del tratto per un incidente al km 29, in cui è rimasto coinvolto un camion che si è ribaltato disperdendo parte del suo carico costituito da mangime
Sospettato di nascondere in casa un'arma, in realtà il suo alloggio era un nascondiglio di droga. È quanto emerso dalla perquisizione di un'abitazione di Ferrara, finita sotto la lente di ingrandimento della Procura del Tribunale per i Minorenni di Bologna
La Procura ha avanzato una richiesta di rinvio a giudizio per diciassette persone dopo la conclusione delle indagini da parte della Guardia di Finanza. Tra loro anche un imprenditore ferrarese
Sempre più delicata la situazione nel carcere di Ferrara, dove - negli ultimi giorni - il personale ha dovuto fare i conti con "tanti eventi critici". A denunciarlo sono Giovanni Battista Durante e Francesco Campobasso, segretario generale aggiunto e segretario nazionale del Sappe, il sindacato autonomo polizia penitenziaria
Cento. Non è per nulla spettacolare e patinato il Nepal che Manuela Mazzi, giornalista e scrittrice, scopre nel 1998 sotto l’egida dell’associazione Apeiron, sperimentando con tutti i sensi una realtà sociale cruda, che però apre gli occhi e cambia la vita. Infatti oltre le montagne nepalesi, in un paesaggio rurale e verdeggiante ricco di colori vivaci e di tradizioni antiche, l’autrice incontra la popolazione, le donne, i bambini, vede situazioni di povertà spesso drammatiche, fa tesoro di testimonianze, fotografa dentro di sé quella realtà e la restituisce a partire da una narrazione inedita, il libro “Un caffè a Kathmandu” pubblicato nel 2006, giallo sociale che porta il lettore in terra orientale attraverso vicende misteriose, e nello stesso tempo denuncia la situazione precaria dei bambini di strada nepalesi.
Sabato 29 aprile, alle 16 in Sala Zarri di Palazzo del Governatore a Cento, la scrittrice Manuela Mazzi sarà presente per ripercorrere insieme all’associazione “Apeiron – Una mano per il Nepal Odv” proprio la storia che ha ispirato il suo primo libro ma non solo, perché da allora ne ha scritti diversi altri, e sarà offerta ai presenti anche la lettura di un suo racconto, che fa parte di un’antologia contro la violenza alle donne.
“E’ con molto piacere che invito tutta la cittadinanza a partecipare a questo incontro, che nasce come occasione per conoscere i nostri progetti attivi in Nepal, a sostegno dell’istruzione scolastica dei bambini e del reinserimento sociale delle donne che, a causa di una serie di fattori culturali, religiosi, economici e per il sistema gerarchico delle caste, sono spesso relegate in una posizione marginale fin dalla nascita”, dice Paola Nicoli, che coordina il nucleo locale di Apeiron Odv, associazione presieduta da Barbara Monachesi con sede nazionale a Cesena. “Tra i motori di questa iniziativa c’è anche il profondo affetto che mi lega a Manuela perché entrambe abbiamo visto la realtà di Apeiron proprio sul nascere, quando alla fine degli anni novanta fu fondata da Sauro Somigli e Silvia Del Conte, che in Nepal decidono di lavorare con il karate come mezzo educativo e di socializzazione con i bambini di strada ed avviano i primi contatti con ONG italiane già attive nel Paese. Il libro che andremo a presentare, “Un caffè a Kathmandu”, storia avvincente che si snoda proprio dalla realtà dei piccoli nepalesi, fa inoltre parte della collana “Un libro in aiuto” per le Edizioni Progetto Cultura, che prevedono la devoluzione del 50% dell’incasso ad Apeiron”.
L’incontro promosso da Apeiron Odv, con il patrocinio del Comune di Cento, sarà introdotto dal vicesindaco Vito Salatiello. Al termine, alle 18, aperitè benefico presso Da Tè, la Sala da Tè solidale (offerta minima di 5 euro prenotando al 347.8496952).
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