Attualità
23 Aprile 2023
I lavori concludono in tempo per la ricorrenza del santo patrono di Ferrara. Da mercoledì gli interventi sulle altre sculture del ponte

Completato il restauro della statua del ‘700 di San Giorgio

di Redazione | 2 min

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È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Per le celebrazioni del 2023 di San Giorgio – che ricorre domenica – è stato completato il restauro della statua settecentesca del santo che compone le quattro figure poste alle estremità del ponte, nell’omonimo quartiere e porta d’accesso di Ferrara. L’intervento è stato finanziato, nell’ambito dell’Art Bonus attivato dall’amministrazione comunale, dalle imprese Cna per: 5mila euro in contributi delle associate e 10mila euro come sponsorizzazione tecnica da parte della Geo Strutture Restauri di Ferrara. L’impresa ha completato anche la scultura di San Rocco e sta posizionando i ponteggi sulle altre due opere che nobilitano il ponte: San Maurelio (lato nord-ovest) e San Filippo Neri (sud-ovest).  Per ‘loro’ il restauro inizierà mercoledì.

“Interventi come questo dimostrano il valore e l’efficacia della collaborazione tra pubblico e privato e confermano, ancora una volta, la straordinaria sensibilità della cittadinanza, delle associazioni e del tessuto economico cittadino per il patrimonio e per la sua tutela. Ringrazio Cna e le imprese che hanno contribuito in maniera determinante alla valorizzazione di queste opere, in un luogo storico della città. Un luogo particolarmente significativo proprio nell’occasione della ricorrenza di San Giorgio”, dice il sindaco Alan Fabbri.

“Seguiamo passo passo gli interventi che stanno riportando decoro e piena bellezza a un’opera che è biglietto da visita della città, per chi vi giunge da via Ravenna – sottolinea l’assessore Andrea Maggi -. Interventi resi possibili grazie al coinvolgimento e alla pronta risposta della Cna e delle imprese associate, a cui rinnovo i miei ringraziamenti”. Maggi sottolinea inoltre che il restauro è anche l’occasione per “riappropriarsi di un pezzo di storia cittadina e per riscoprire la storia dei comprotettori di Ferrara”. In particolare, la presenza di San Giorgio, San Maurelio e San Rocco sembra legata alla protezione per le ondate di peste registrate tra sei e settecento.  San Filippo Neri era invece giudicato dai ferraresi fin dal 1677   il “protettore sopra le acque”, quindi probabilmente legato all’invocazione contro i danni provocati dalle inondazioni.

Le opere che nobilitano il ponte di San Giorgio furono eseguite tra il 1784 e il 1786, a spese del “Magistrato della città”, dallo scultore veronese Gaetano Cignaroli (1747 – 1826), figlio di Diomiro (anch’egli scultore) e allievo dello zio Giambettino; e tornarono ad essere posizionate alle estremità del ricostruito ponte, dopo la seconda Guerra Mondiale e a seguito di un  restauro dello scultore Enzo Nenci.

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