di Sara Bolognesi

Comincerà sabato 1º aprile e continuerà per tutto il mese la raccolta firme per una proposta di legge regionale di iniziativa popolare per l’eutanasia (suicidio medicalmente assistito), elaborata e promossa dall’Associazione Luca Coscioni.

Secondo Mario Zamorani, esponente di +Europa, quello dell’eutanasia è “un conflitto tra la società e il potere. La grande maggioranza delle persone, uomini e donne, si dichiara infatti favorevole, indipendentemente dalla loro ideologia politica”.

Zamorani ricorda la sentenza della Corte Costituzionale del 2022, che ha giudicato inammissibile la richiesta di referendum popolare per l’abrogazione parziale della norma del codice penale che impedisce l’introduzione dell’eutanasia legale in Italia – ovvero il reato di omicidio del consenziente – per cui erano state raccolte un milione e 200mila firme.

Francesco Caruso, rappresentante dell’Associazione Luca Coscioni, ricorda come oggi in Italia sia possibile, grazie alla sentenza 249/2019 della Corte costituzionale, ricorrere al suicidio medicalmente assistito, “a patto che siano presenti alcune condizioni particolari. Il Servizio sanitario nazionale, però, non garantisce tempi certi per la verifica di queste condizioni, per cui chi ha bisogno e ne avrebbe diritto è costretto ad aspettare”.

Gianni Squarzanti, esponente del Psi, ribadisce l’importanza di definire e fissare tempi certi, per non costringere le persone e i loro familiari a ulteriori sofferenze. Persone che, ricorda, “spesso sono costrette a rivolgersi a cliniche all’estero per accedere al suicidio medicalmente assistito”.

Tre i punti fondamentali: definizione di tempi e modalità, assistenza attraverso tutte le fasi ‘burocratiche’ e prestazioni a carico del Servizio sanitario nazionale. Il cuore della proposta di legge prevede che, dalla richiesta della persona malata all’Asl competente, questa abbia 20 giorni di tempo per la verifica dei requisiti. In caso la richiesta abbia esito positivo, l’accesso alle prestazioni deve essere garantito in un massimo di 7 giorni.

I banchetti per la raccolta delle firme saranno presenti anche a Ferrara, in corso Martiri della Libertà di fronte al Volto del Cavallo, il sabato e la domenica. Per firmare è necessario essere in possesso di un documento di identità.

Per discutere la proposta di legge, ricorda Caruso, sono necessarie almeno 5000 firme.

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