Dopo l’attacco di Azione Universitaria Ferrara e Afu 4S, sul discorso previsto per l’inaugurazione dell’anno accademico di Unife, in programma il prossimo 4 aprile alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, arriva la risposta di Alessandra De Fazio, presidente del consiglio degli studenti.

“Intendo precisare – spiega De Fazio – che il discorso previsto per l’inaugurazione dell’anno accademico è sempre stato demandato alla presidenza del consiglio studenti, quindi non c’è stata nessuna mossa autoritaria, bensì una legittimazione di ruolo. Mi è stata fatta richiesta da parte di alcuni componenti del consiglio studenti di scriverlo a più mani (peraltro non previsto) solo qualche giorno dopo la scadenza per inviare il discorso, che ho deciso di tenere riservato per semplice privacy. Cosa avrebbe cambiato aspettare qualche giorno per leggerlo?”.

De Fazio aggiunge: “Inoltre, c’è un’informazione errata: il mancato confronto. Ho scelto di interfacciarmi con l’intera componente studentesca: il mio discorso trae ispirazione dalle istanze discusse nelle precedenti sedute del consiglio studenti ma soprattutto da un google form che mi sono premurata di far passare tra gli studenti e le studentesse in cui raccolgo problematiche, considerazioni e testimonianze riguardanti il proprio percorso accademico. Queste ultime sono state tutte riportate all’interno del discorso attraverso cui non ci può essere maniera migliore che far risuonare la voce di tutte noi”.

“Inoltre – prosegue – ci tengo ad esprimere l’onore e l’emozione che avremo nel parlare di fronte al Presidente della Repubblica, ma il mio discorso, anzi il discorso di tutta la componente studentesca non sarebbe cambiato di una virgola in quanto il nostro vissuto da studentesse non cambia in base all’autorità che ci troviamo di fronte, avrà però sicuramente una cassa di risonanza maggiore”.

“Sicuramente – conclude De Fazio – ognuno è libero e sarà libero di dissociarsi dalle tematiche affrontate all’interno del discorso: diritto allo studio, diritto all’abitare, condizione economica benessere psicologico”.