A Ferrara serve un piano di reindustrializzazione
Massimo Buriani e Davide Nanni (Pd) intervengono sulla crisi industriale che sta investendo l'Italia e ancor di più Ferrara
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Dopo la Resistenza ora anche l’associazione Cittadini del mondo perde la sua sede per volontà del nostro sindaco di Ferrara, Alan Fabbri e della sua giunta. Colui che ama definirsi ‘il Sindaco di tutti’
Terza corsia della A13, Zls e polemiche con la Regione per la nuova romea. Ieri (9 maggio) il sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e trasporti, Tullio Ferrante, ha tenuto un colloquio con le principali associazioni di categoria del territorio estense alla Camera di Commercio di Ferrara-Ravenna
Il Tribunale di Ferrara ha disposto il blocco immediato dei lavori edilizi in corso nell’area di via Favero/via Serao, a seguito del riconoscimento dell’esistenza di una servitù di passaggio gravante sul terreno oggetto dell’intervento
In occasione della Giornata dell’Europa, i gruppi di maggioranza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna si fanno sentire contro la drammatica crisi umanitaria nella Striscia di Gaza
Ci sarebbe “un chiaro progetto politico che vuole privare degli spazi di socialità radicati nel tessuto cittadino”. Un progetto che secondo il Centro di Promozione Sociale “La Resistenza”, “emerge chiaramente anche dalle ultimissime notizie di cronaca, le quali non fanno altro che confermare le nostre preoccupazioni”.
Le recenti notizie di cronaca a cui i volontari fanno riferimento sono quelle raccolte dal nostro quotidiano circa alcune intercettazioni raccolte dalla polizia giudiziaria e datate giugno e luglio 2019 dalle quali emergerebbe l’intento dell’Amministrazione attuale, e nella fattispecie del vicesindaco Nicola Lodi, di ‘togliere soldi ai compagni’ a scopi politici. Ai volontari della Resistenza non hanno convinto le giustificazioni dell’assessora Travagli in Commissione, alla quale hanno partecipato il 16 marzo per chiedere chiarimenti alla Giunta comunale circa gli atti per cui a breve, secondo le loro intenzioni, dovranno lasciare definitivamente l’immobile di via Resistenza. “Analoghe sorti – dicono – paiono toccare a tante altre associazioni di volontariato, con la differenza che con noi il Comune non si è sforzato nemmeno di abbozzare un dialogo, men che meno proporre delle alternative di sede”.
“Come noto – spiegano – siamo sub-concessionari di Ancescao, capofila e unico referente della concessione ventennale stipulata nel 2015 con il Comune per una serie di immobili, tra cui quello di via della Resistenza, per il quale l’Amministrazione avrebbe individuato una serie di lavori da svolgere su base “urgente”, pur non sussistendo ad oggi nessun progetto definito. Riteniamo che gli eventuali interventi siano assolutamente compatibili con tutte le attività attualmente in svolgimento. Pur dando ampia disponibilità, anche a sospendere temporaneamente le nostre iniziative, l’Amministrazione ha chiuso di punto in bianco ogni interlocuzione con la delibera del 31/01/2023, addirittura affermando che fossimo d’accordo a lasciare l’immobile in via definitiva, stralciandolo dalla concessione; ciò risulta ancora più sconcertante considerando i tempi dichiarati dai tecnici comunali durante l’ultimo sopralluogo per i lavori al corpo centrale”.
E’ per quessto che i volontari del centro di promozione sociale hanno posto, anche in sede di commissione consiliare, domande chiare e puntuali all’assessora, rimaste ad oggi senza risposta. Si vuole sapere perché nella delibera di Giunta si asserisce che lo stralcio dell’immobile della Resistenza sia stato “concordato” con Ancescao e perché i lavori, quasi tutti relativi all’area cortiliva, non vengono programmati e svolti in maniera condivisa garantendo la prosecuzione delle attività in corso. Senza risposta anche la domanda sui motivi per cui non sono state proposte sedi alternative, come avvenuto per le altre associazioni, nonché quella sul pubblico interesse che sta perseguendo la Giunta in questa vicenda. Si vorrebbe infine sapere qQuali progetti o stanziamenti sono già in essere per l’immobile di via Resistenza 34.
“In questo momento – aggiungono i volontari – in risposta all’enorme mole di energie, tempo e denaro che si spende per dar vita a uno spazio di reale socialità e condivisione, le volontarie e i volontari del Cps La Resistenza ricevono offese e prese in giro dall’Amministrazione, se non la nemmeno velata minaccia di uno stralcio dell’intera concessione ad Ancescao.Il nostro unico scopo è poter continuare le nostre attività di cui ampiamente abbiamo dimostrato il grande valore sociale, come da sempre in modo indipendente e libero da strumentalizzazioni di carattere partitico”.
“Rinnoviamo – concludono – il nostro invito all’Amministrazione a rivalutare profondamente la presa di posizione sullo stralcio dell’immobile di via Resistenza dalla Concessione ad Ancescao ed agire nei nostri confronti in modo trasparente e soprattutto imparziale, nel rispetto dovuto a chi quotidianamente si adopera a titolo gratuito per nobili scopi sociali. Le attività proseguiranno regolarmente fino ad ulteriori aggiornamenti e cogliamo l’occasione per invitare la cittadinanza tutta alla partecipazione”.
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