Politica
13 Marzo 2023
Oggi l'ordine del giorno presentato da Ferrara Nostra arriva in Consiglio Comunale. L'Unione Donne in Italia mette in guardia: "La scuola deve essere un luogo aperto alla vita reale"

Odg sul liceo Ariosto. Udi: “Non sia strumento per fermare attività Arcigay nelle scuole”

di Redazione | 2 min

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“Ci auguriamo che l’ordine del giorno presentato da Ferrara Nostra non sia uno strumento per fermare l’attività di informazione, conoscenza e dibattito che Arcigay porta nelle scuole”.

L’auspicio arriva dall’Unione Donne in Italia di Ferrara, a poche ore dal Consiglio Comunale in cui saranno discussi i fatti del 23 gennaio scorso quando, un’assemblea del liceo Ariosto, si trasformò in uno scontro verbale tra Manuela Macario, presidente di Arcigay Ferrara, e la dirigente scolastica dell’istituto Isabella Fedozzi.

“Non vorremmo – spiega Udi – che ricorrere ad argomenti formali come appurare presunte violazioni della privacy o caldeggiare l’uso del “consenso informato” (strumento previsto dal 2018 per attività extracurricolari), sottenda in realtà un atteggiamento di chiusura e di sospetto su presunti indottrinamenti tesi a indurre omosessualità o  transessualità in chi ascolta, con  grave pericolo per “l’ ordine naturale della società”, evocato da poteri consolidati”.

Le associate dell’Unione Donne in Italia aggiungono: “Rifiutiamo la drammatizzazione che va ben al di là delle legittime istanze di discussione e regolazione democratica dei processi sociali, perché mirano a un uso polemico del concetto di “natura”. Una natura di cui viene negata la storicità e la piena esplorabilità scientifica. Le nostre posizioni sulle questioni bioetiche attuali non partiranno mai da “richiami alla famiglia naturale” e da virate neofondamentaliste che mettono in discussione l’autodeterminazione delle donne, in una cornice reazionaria e conservatrice”.

“Siamo convinte – proseguono – che alcune questioni siano complesse e i femminismi ci hanno insegnato come la realtà possa e debba essere oggetto di dibattito: un lavoro difficilissimo e paziente. In una scuola laica sono centrali i valori del libero sviluppo della persona e necessaria è la garanzia di porli in essere: per questo riteniamo che l’intervento di associazioni come Arcigay sia doverosa per il ruolo emancipativo contro sensi di colpa, angosce collettive e chiusure basate su richiami alla natura”.

E ancora: “Pensiamo che la scuola in questione, su richiesta degli studenti, abbia approvato come in altre occasioni, l’intervento di esperti, fra i quali la rappresentante di Arcigay, su temi indicati e approvati dall’assemblea studentesca, secondo tutte le indicazioni previste dalla normativa in materia, regolarmente recepite dalla dirigenza”.

Udi conclude: “La scuola deve, infatti, essere e continuare ad essere, un luogo aperto alla vita reale in tutti i suoi aspetti, un luogo pubblico e laico dove si possa sostenere, secondo principi di sano confronto, studio e approfondimento, un percorso formativo mirato all’acquisizione di un pensiero critico dei e delle giovani, rispetto alla propria individualità, liberi da condizionamenti, stereotipi e discriminazioni”.

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