Sbandano con la moto. Due feriti in via Calzolai
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
Non molti sanno che nelle vene di Arrigo Boldrini (il mitico comandante Bulow) scorreva anche sangue ferrarese, poiché la madre, Angelina Gulminelli, era originaria di Argenta. E non molti sanno che,per trovare lavoro presso l'Eridania, si iscrisse anche al PNF...
Dici Primo Maggio ed è subito “rivolta sociale” la parola che sceglie il segretario generale Fiom Cgil-Ferrara Stefano Bondi per descrivere in che cosa consiste la festa dei lavoratori anche quest’anno. E ci tiene a specificare che il significato che attribuisce a questo concetto è rigorosamente democratico, ovvero che a partire dai referendum dell’8 e 9 giugno “si potranno cambiare concretamente le cose"
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti
Ci sarebbero stati frequenti litigi, di cui alcuni molto violenti, prima della tragedia familiare che si è consumata, nella mattinata di giovedì 23 febbraio, all’interno di uno degli appartamenti del complesso Acer di via Argante 11, trasversale di via Bentivoglio nel quartiere Barco.
Lì, l’80enne Maria Luisa Sassoli sarebbe stata soffocata nel sonno con un cuscino dal proprio figlio, il 51enne Sandro Biondi, che poi si è autodenunciato poco prima delle 9 alle forze dell’ordine, arrivate sul posto per trarlo in arresto e portarlo in Questura.
“Litigavano spesso e un paio di volte è arrivata anche la polizia con l’ambulanza perché lui la picchiava” ha raccontato Nadia Frigerio, una vicina di casa, proprio mentre stava passando davanti all’abitazione in cui si è consumato il dramma, ma “nessuno – ha poi proseguito la donna – pensava che si potesse arrivare a questo punto“.
La sua incredulità è la stessa di Paola Boccafogli, che abita due piani sopra l’appartamento della vittima, e attraverso il proprio profilo Facebook ha ripercorso le ultime quarantotto ore nel condominio di via Argante: “Esco tra le 8 e le 8.10 e ieri (mercoledì per chi legge, ndr) mi sono fermata perché li sentivo litigare. Poi tutto a posto”.
“Stamattina (ieri, ndr) – ha successivamente aggiunto la donna – mi sono soffermata e non si sentiva proprio nulla, quante volte le ho detto che era meglio fosse andata in una casa famiglia. Quanto dolore deve aver provato, sapere che è quello a cui hai dato la vita che ti sta uccidendo. Mamma mia poveretta, mi mandava sempre i bacini”.
“Era una brava persona, gentile e salutava sempre” sono state le poche parole pronunciate, invece, da un’altra vicina di casa, che ha però preferito restare anonima, mentre Elga Massarenti, anche lei residente nel quartiere Barco, è stata sorpresa dalla notizia, soprattutto perché, ai suoi occhi, il figlio si è sempre presentato come una persona “sorridente e gentile” che, addirittura, una volta, le aveva “riportato a casa il gatto e gli aveva comprato anche le scatolette di cibo“.
Nonostante ciò, lei stessa sapeva della situazione difficile che madre e figlio stavano attraversando, più che altro per le testimonianze e i racconti di chi abitava vicino a loro e “diceva che sarebbe finita male“. “I vicini – ha concluso Massarenti, dispiaciuta per quanto successo – raccontavano spesso che lui riempiva di botta la madre. Sentivano le urla e vedevano arrivare polizia o carabinieri. Poveretta“.
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