Attualità
3 Febbraio 2023
La rinnovata collaborazione ha una durata di tre anni. La dg Calamai: "Oggi siamo a ribadire l'importanza della donazione, in un contesto, come quello attuale, in cui spesso gli egoismi sono la parte prevalente"

Più sensibilizzazione, più donazioni di sangue. Ausl e Sant’Anna rinnovano la convenzione con Avis e Fidas

di Redazione | 5 min

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(foto Giori)

La collaborazione col terzo settore è, e sarà sempre più, strategica per l’erogazione di servizi sanitari qualificati. È nel segno di questo slogan che è stata rinnovata e resa più operativa, attraverso la stipula di una nuova convezione valida per il triennio 2022-2024, la collaborazione tra l’Ausl di Ferrara, l’ospedale Sant’Anna, Avis e Fidas Renazzo, con al centro l’importanza delle donazioni di sangue.

L’atto va a definire dettagliatamente la collaborazione tra le due aziende sanitarie e le associazioni che operano sul territorio provinciale, sia per quanto riguarda l’attività vera e propria di raccolta sangue, sia per le iniziative mirate ad accrescere ulteriormente la sensibilità della cittadinanza su questo aspetto, con la finalità fine di aumentare le donazioni.

Saranno dunque condivisi progetti finalizzati a qualificare la rete dei punti di raccolta per aumentare l’efficienza logistica e migliorare la gestione del donatore, accrescere la fidelizzazione e il ricambio generazionale dei donatori, implementare ulteriormente i margini di autosufficienza del territorio ferrarese e della Regione Emilia-Romagna, rispetto al fabbisogno di sangue e dei suoi derivati e implementare la realizzazione di farmaci plasmaderivati.

Nell’ambito di questi obiettivi va a collocarsi, ad esempio, il progetto che vede l’attivazione di una terza apparecchiatura per la donazione del plasma in aferesi, grazie alla quale è possibile migliorare la risposta al fabbisogno nazionale di farmaci plasmaderivati. L’apparecchiatura, che va ad aggiungersi alle due già in dotazione presso l’Udr di Ferrara, potrà essere utilizzata anche in altri punti di raccolta della provincia.

Rispetto alla riqualificazione dei punti di raccolta, va inoltre annoverata la rinnovata sede Avis di Argenta – con livelli di comfort e accoglienza decisamente superiori rispetto alla precedente – realizzata in collaborazione con l’Unità Operativa Attività tecniche interaziendale.

Importanti gli obiettivi del progetto, legati alla promozione della donazione e alla figura del donatore, a partire dalla volontà di promuovere la donazione volontaria, associata, periodica, anonima, gratuita e responsabile del sangue e degli emocomponenti, mediante l’informazione ai cittadini sui valori solidaristici della donazione, sulla modalità di raccolta e sull’appropriato utilizzo terapeutico del sangue e dei suoi prodotti per il miglioramento della salute, sui corretti stili di vita e sui temi a essi correlati.

Attualmente i punti di raccolta delle due associazioni sono 17: 16 di Avis situati a Ferrara e in tutta la provincia, a partire da Argenta fino a Bondeno, Cento, Codigoro, Comacchio, Copparo, Lagosanto, Massa Fiscaglia, Mesola, Mirabello, Ostellato, Poggio Renatico, Portomaggiore, Vigarano Mainarda e Voghiera, e uno di Fidas a Renazzo.

Nel corso del 2022 sono state donate 23.485 unità di sangue intero e plasma (21.985 Avis e 1.500 Fidas Renazzo); sono state 821 (più 17 sul 2021) le giornate di donazione (774 Avis, 47 Fidas).

Il servizio di Immunoematologia e trasfusionale si occupa dell’assegnazione e consegna degli emocomponenti (emazie concentrate, piastrine e plasma), con la collaborazione della Farmacia che gestisce il trattamento degli emoderivati. Emocomponenti ed emoderivati si ricavano dalla donazione del sangue/plasma a cura, appunto, di Avis e Fidas.

Il sangue e il plasma donati vengono analizzati (validazione biologica delle unità donate) e lavorati (scomposizione del sangue intero e invio all’industria di frazionamento del plasma) dal Polo di lavorazione di Area Vasta Centrale che si trova all’Ospedale Maggiore di Bologna. Il Trasfusionale del S. Anna riceve dal Maggiore gli emocomponenti già pronti per l’utilizzo clinico, mentre la Farmacia riceve dall’industria gli emoderivati (albumina, fattori coagulazione e Ig vena).

L’Unità Operativa di Immunoematologia inoltre è sede dell’ambulatorio di emaferesi terapeutica (è il solo centro della provincia) dove vengono eseguiti scambi plasmatici ed eritrocitari, emofiltrazione, raccolta di cellule staminali, fotochemioterapia, salassoterapia ed emotrasfusioni. Il Servizio è anche sede del Centro donatori di midollo osseo dove, dal 2015 al 2022, sono state portate a termine 50 donazioni.

Nel corso del 2021 il servizio ha assegnato 24.964 unità di emocomponenti ed eseguito oltre 72.000 esami di laboratorio (gruppi di compatibilità, ricerche anticorpi ed esami di prevenzione incompatibilità materno-fetale). È attualmente composto da 5 medici, 2 biologi, 1 coordinatore, 9 tecnici di laboratorio, 5 infermieri professionali e 1 Oss.

“Oggi – ha spiegato Monica Calamai, dg diAusl e del Sant’Anna – siamo qui per ribadire l’importanza della donazione, in un contesto, come quello attuale, in cui spesso gli egoismi sono la parte prevalente. Voglio far capire che questo gesto è fondamentale a tutti, ma soprattutto ai più giovani, attraverso quella che è la promozione della cultura della donazione“.

Sull’importanza della rinnovo della convenzione si è poi soffermato anche il dottor Gianluca Lodi, dell’unità operativa di Immunoematologia e Trasfusionale di Cona: “La convenzione è il frutto della nostra storia. Da sempre c’è questa grande collaborazione tra le aziende pubbliche e le altre realtà dell’associazionismo. In questo caso, come ospedale, il nostro compito è trasformare in terapia questo dono che ci arriva e che Avis e Fidas ci hanno sempre garantito in modo immancabile. È un momento importante per dimostrare che questa collaborazione necessità di essere mantenuta nel tempo”.

A parlare per Avis, insieme al presidente comunale Sergio Mazzini, è stato il numero uno provinciale Davide Brugnati: “Per noi, essere qui oggi è una nota di orgoglio, perché siamo sempre e comunque a disposizione. Il modellino ferrarese di collaborazione tra Avis e Fidas è un gioiellino che non è scontato e ci auguriamo di poter dare il nostro contributo anche sul tema della prevenzione, per far sì che in futuro ci sia sempre meno bisogno di sangue“.

A tal proposito, Brugnati ha poi sottolineato: “Realizzeremo campagne di prevenzione contro gli incidenti stradali con l’aiuto di Aci, ma anche campagne di prevenzione alla salute, grazie alla collaborazione delle due aziende sanitarie, che prevedono iniziative come screening. Abbiamo obiettivi che sono ambiziosi, ma se non sogniamo in grande non possiamo pensare di raggiungerli”.

Infine, Paolo Tassinari, vicepresidente di Fidas Renazzo, ha voluto concludere affermando che, nonostante “Fidas sia una piccola realtà” può oggi contare su una “storia lunga cinquant’anni” in cui l’impegno principale è speso affinché si possa fare “un aiuto alla comunità e al servizio sanitario nazionale“.

                                          

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