Attualità
27 Gennaio 2023
La presidente Michelina Grillo: "Avete realizzato dei piccoli capolavori che ci hanno arricchito, il vostro dono ci resterà a lungo nel cuore"

“La Memoria contro la sopraffazione”, premiazione in Senato: gli studenti emozionano la giuria del Premio Grillo

di Redazione | 6 min

Leggi anche

Il Giro delle Mura di Ferrara taglia il traguardo delle 50 edizioni

Presentato nella sala degli Arazzi della residenza municipale di Ferrara la 50a edizione del Giro delle Mura. Il Giro podistico delle Mura di Ferrara taglia un importante traguardo: 50 edizioni per un evento che ha visto la partecipazione di tantissimi campioni del mezzofondo locale e nazionale

Si è svolta mercoledì scorso a Roma, nella sede del Senato, la cerimonia di consegna dell’ottavo “Premio Nazionale Giovanni Grillo”, in ricordo di tutti gli Internati Militari, sul tema “La memoria contro la sopraffazione: la conoscenza genera rispetto”.

Il Premio Nazionale Giovanni Grillo è ideato e promosso dall’omonima Fondazione, di cui è presidente Michelina Grillo (figlia di Giovanni Grillo), in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con il patrocinio di Aeronautica Militare, Ministero della Cultura, Istituto Nazionale Ferruccio Parri, Rai per la Sostenibilità Esg e Media Partnership di Rai Cultura e Rai Scuola. E’ dedicato a Giovanni Grillo, come simbolo di migliaia di internati militari italiani, che vissero le sofferenze della guerra e l’ignominia dei campi di prigionia e dei lavori forzati, vittime di una netta violazione delle libertà e dei diritti inalienabili di ogni essere umano.

Alla cerimonia sono intervenuti, oltre a Michelina Grillo, il senatore Alberto Balboni (presidente 1° Commissione Affari Costituzionali), la senatrice Isabella Rauti (Sottosegretario di Stato alla Difesa), l’onorevole Paola Frassinetti (Sottosegretario di Stato all’Istruzione e al Merito), Roberto Natale (Direzione Rai Per la Sostenibilità Esg), Giuseppe Giannotti (Direzione Rai Cultura ed Educational-direttore Storia e Anniversari) e Laura De Simone (Rai Per la Sostenibilità ESG–Progetti Speciali).

I premi sono andati, per gli istituti secondari di primo grado, alla Scuola Media -Istituto Comprensivo “Basile – Don Milani” di Parete (Caserta) (menzione speciale) e alla Scuola Media “Valerio Catullo” – 1° Istituto Comprensivo Desenzano del Garda Desenzano del Garda (Brescia), mentre per gli istituti secondari di secondo grado è stato assegnato un premio ex aequo all’Istituto Istruzione Superiore “Adone Zoli” di Atri (Teramo) e all’Istituto Istruzione Superiore “Caravaggio” Liceo Artistico Roma.

“Che bello essere qui! – ha detto emozionata nel suo discorso in Senato Michelina Grillo – E credo che la mia emozione sia la stessa che provate voi ragazzi e gli insegnanti che hanno condiviso con voi l’esperienza del Premio Giovanni Grillo e il suo cammino nella memoria, nella storia, nelle vicende di un’umanità che appare come Giano bifronte: capace di gesti immensi e di azioni vergognose. Se siamo qui oggi nell’Aula Zuccari di Palazzo Giustiniani, una gemma della storia dell’arte rinascimentale, è per merito di alcune persone che ci sono state vicine e che voglio ringraziare, a cominciare dal Senatore Alberto Balboni, Presidente della 1° Commissione Affari Costituzionali. Ringrazio sentitamente chi mi ha preceduta e chi mi seguirà: il Sottosegretario di Stato alla Difesa, senatrice Isabella Rauti, il Sottosegretario di Stato all’Istruzione e al Merito, On.le Paola Frassinetti, il dott. Roberto Natale, direttore di Rai Per la Sostenibilità, il dott. Giuseppe Giannotti della direzione di Rai Cultura ed Educational -V. direttore Storia e Anniversari, la dottoressa Laura De Simone della Direzione di Rai per la Sostenibilità – Progetti Speciali. Ringrazio di cuore, per la presenza in sala, il dott. Giovanni Parapini, direttore della sede Rai Umbria: ringrazio per la vasta opera di diffusione riservata ad ogni edizione del Premio, il direttore della Tgr, dott. Alessandro Casarin e la dott.ssa Calandrelli, direttore di Rai Cultura, Rai Scuola e Rai Storia, canali del servizio pubblico televisivo che nella loro dimensione quotidiana ripropongono e favoriscono il processo di memoria che rende grande la nostra civiltà e che, lungi dall’essere ereditario, è frutto di una certosina costruzione con il sostegno e l’interpretazione degli operatori della comunicazione”.

“Non servono molte parole per spiegare perché siamo qui. Vedete, ragazzi, voi e i vostri genitori – ha aggiunto Michelina Grillo – avete vissuto in una era di pace, fortunatamente. La mia generazione, invece, ha conosciuto la II Guerra mondiale attraverso gli occhi e le vicende dei papà che l’hanno combattuta, e quei papà, a loro volta, hanno avuto i loro papà soldati nella Grande Guerra. Non c’è stata pace nella prima metà del secolo lungo, com’è stato definito il Novecento. E molti fra quei papà non sono tornati a casa, molti sono tornati feriti nella mente e nel corpo. Furono 800.000 i militari dell’Esercito Regio catturati dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943, deportati nei campi di prigionia tedeschi in Germania, Austria ed Europa orientale e destinati al lavoro coatto perché rifiutarono di collaborare con le forze armate germaniche. Deportati in condizioni disumane, senza poter neppure godere del trattamento previsto dalla Convenzione di Ginevra per i prigionieri di guerra. E’ giusto e doveroso, alla vigilia del Giorno della Memoria, ricordare anche loro, cari ragazzi, quegli italiani in uniforme che, poco più che ventenni, videro annientata la loro dignità dietro le cortine di filo spinato. Tanti non sopravvissero – si calcolano circa 50.000 morti –, ma molti sopportarono eroicamente la fame, il freddo, l’abbrutimento e la perdita della dignità perché avevano a cuore la libertà, la democrazia, la giustizia, la speranza stessa di un’Italia migliore, quell’Italia nata dalle macerie e dall’odio e che si proclamò Repubblica. La nostra Repubblica. Una grande lezione, ancora oggi viva e attuale.  Mio papà tornò provato, ammalato, aggredito dalla tubercolosi che non lo avrebbe più abbandonato e che ce lo portò via all’alba del 18 dicembre 1968. Avevo dieci anni e ricordo come adesso, la sera prima della sua morte in quella stanza d’ospedale, le sue mani che prendevano le mie e se le portavano al viso, quasi a imprimerne la loro forma sulle sue guance. E per onorare la sua memoria come figlia e come cittadina, ho creato il Premio che porta il suo nome, e che ho voluto dedicare a tutti gli Internati Militari e riservare al mondo della scuola. Perché la scuola è il luogo dove si formano le coscienze e si tramettono i valori, si insegna la promozione dei valori civili e morali, si formano i cittadini di domani. Un luogo sacro, ragazzi, come il Parlamento. La scuola sia per voi sempre maestra di vita e stella polare del vostro cammino. Rispettate e siate sempre grati ai vostri insegnanti, che vi guidano nella crescita umana e intellettuale. Ho concluso. Ma vorrei dire – in ultimo ma non per ultimo – che le nostre speranze nelle giovani generazioni sono ben riposte. Lo avete dimostrato nell’affrontare il tema del concorso di quest’anno, un tema difficile da interpretare e mettere in scena: “La Memoria contro la sopraffazione: la conoscenza genera rispetto”. Ebbene, la Commissione di Valutazione, cui ha ha fatto parte anche il rappresentante del Dipartimento per il Sistema Educativo d’Istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, la dott.ssa Carmen Ceschel, che ringrazio per la presenza, è rimasta colpita dal livello di maturità, d’inventiva, di creatività, di consapevolezza racchiusa nei vostri lavori. Meglio, nei vostri “piccoli capolavori”. Ecco perché vi dico grazie. Perché ci avete insegnato, ci avete arricchito, ci avete regalato emozioni. Ha scritto un grande poeta: “Io ho ciò che ho donato”. E il vostro dono, ragazzi, ci resterà nel cuore a lungo”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com