Cronaca
26 Gennaio 2023
Il troppo tempo intercorso tra l'indagine e l'avvio del processo ha portato all'assoluzione delle persone finite davanti al giudice

Operazione Spritz. La prescrizione ‘salva’ gli otto imputati

di Davide Soattin | 2 min

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Tutti assolti. Si è chiuso così il processo agli imputati per l’operazione Spritz, nata da una complessa indagine della Squadra mobile su un vasto traffico di marijuana e cocaina dalla Calabria a Ferrara, ma anche ad Occhiobello e nell’hinterland milanese tra il 2012 e il 2013.

La sentenza nei confronti delle otto persone finite alla sbarra è arrivata ieri (mercoledì 25 gennaio) ed è stata segnata dall’intervenuta prescrizione. Troppo, infatti, il tempo passato tra la commissione del presunto reato e l’avvio del processo, nonostante il pm Stefano Longhi, subentrato nella titolarità del fascicolo, abbia provato fino all’ultimo una corsa contro le lancette dell’orologio giudiziario.

Così il giudice Giulia Caucci altro non ha potuto fare che sancire l’assoluzione per Ferdinando Scremin, considerato il ‘nuovo Felice Maniero’, ex nuova Mala del Brenta, e Assunto Luigi Morabito, di Platì venuto al nord, prima a Occhiobello e poi a Ferrara, considerati i vertici dell’organizzazione che faceva girare chili di stupefacenti, rifornendo gli spacciatori e la città estense, con clienti anche nella Ferrara bene.

Secondo gli inquirenti, i due ricevevano a loro volta la marijuana da altri due calabresi, entrambi assolti: Franco Candela e Daniele Pressamariti, che rifornivano anche dei giri di droga della Romagna.

Assoluzioni infine sono arrivate anche per i ferraresi Gianni e Marco Atti, per la moldava Natalia Cazacu e per il secondo Scremin, Stefano.

Il giudice ha fissato entro i 60 giorni il termine per il deposito delle motivazioni della sentenza.

 

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