Attualità
10 Gennaio 2023
Il sindacato Anaao Assomed parla di una situazione della "sanità prossima al punto di non ritorno" e di "condizioni di lavoro inaccettabili" che si ripercuotono sui servizi al cittadino

Mancano medici e piano assunzioni, proclamato lo stato di agitazione all’Ausl e a Cona

di Redazione | 2 min

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Dalla carenza di medici alla mancata presentazione di un piano assunzioni a gennaio 2023. Sono i principali motivi che hanno portato l’Anaao Assomed a proclamare lo stato di agitazione del personale dell’Ausl Ferrara e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Anna a partire dal 9 gennaio.

Il sindacato che rappresenta i dirigenti medici e sanitari parla di una sanità ferrarese sull’orlo del collasso, per la precisione di una situazione “prossima al punto di non ritorno”. L’Anaao Assomed aveva già “avvertito” le due aziende sanitarie della nostra provincia con due lettere inviate ai vertici, la prima del 19 dicembre, la seconda del 2 gennaio, sottolineando come le condizioni di lavoro siano diventate “drammatiche” per la carenza di professionisti e la non volontà di assumere e di stabilizzare i precari. Una situazione che “impatta in maniera drammatica sugli organici delle varie Unità Operative” comportando anche un “peggioramento del servizio reso al cittadino”.

All’ospedale di Cona, come riportato dal sindacato, mancherebbero oltre 30 tra medici e dirigenti sanitari, ma fra i motivi che hanno portato a proclamare lo stato di agitazione figurano anche le ore di straordinario (oltre 79mila annue) “utilizzate come fattore ordinario di programmazione del tempo di lavoro e di copertura dell’orario di lavoro” e le ferie non godute con weekend “quasi tutti occupati da guardie e reperibilità”.

Motivazioni simili anche per l’Azienda Usl di Ferrara, ovvero carenza di medici e “mancata presentazione di un Piano Assunzioni a gennaio 2023”, che stanno comportando “condizioni di lavoro inaccettabili”.

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