Ancora tanti ospiti per oggi domenica 1 ottobre, la giornata conclusiva della 17ª edizione di Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo organizzato dal settimanale Internazionale e dal Comune di Ferrara. 30 parole per 30 anni: questo il filo conduttore del festival.
Gli appuntamenti della domenica
Continua il viaggio tra le parole del festival nell’ultima giornata che si apre con Accesso. Dall’Afghanistan alla Siria, le organizzazioni umanitarie faticano sempre di più a raggiungere i luoghi di crisi. Così le popolazioni colpite non riescono a ricevere le cure di cui hanno bisogno, e non ci sono più testimoni per denunciare le loro condizioni. Alle 11 al Teatro Comunale le testimonianze di Michiel Hofman, Medici senza frontiere, Francesco Strazzari, politologo e Lorenzo Tugnoli, fotoreporter. Introduce e modera Marta Serafini, Corriere della Sera. All’ex Teatro Verdi invece si parla di democrazia. Il premier indiano Narendra Modi descrive il suo paese come la più grande democrazia del mondo, una narrazione che fa comodo anche all’occidente. Ma la persecuzione di musulmani e dissidenti e l’affermazione del suprematismo indù dimostrano quanto sia falso. Anant Nath, The Caravan, intervistato da Junko Terao, Internazionale.
Oggi in Africa vive il 18 per cento della popolazione mondiale ed entro la fine del secolo questa cifra raggiungerà il 40 per cento. Un boom demografico che riguarderà soprattutto le città, nel processo di urbanizzazione più rapido della storia dell’umanità. Di megalopoli parlerà Howard W. French, giornalista statunitense, intervistato da Francesca Sibani, Internazionale, alle 11.30 al Cinema Apollo. Nel Cortile del Castello Fiorella Belpoggi, Istituto Ramazzini, dialoga con Philip Lymbery, Compassion in World Farming, sul tema della fertilità. Combattere la crisi climatica e l’inquinamento, che compromettono la fertilità del suolo e degli organismi viventi, è una priorità. Solo con un pianeta più sano si potrà ristabilire un equilibrio tra umanità e natura che garantisca la vitalità della Terra e il suo futuro. Introduce e modera Federico Taddia, Radio24.
Alle 14 al Cinema Apollo riparte il viaggio nelle parole con Fentanyl: oppioide sintetico cento volte più potente della morfina e cinquanta volte più dell’eroina. Negli Stati Uniti è un ingrediente di molte droghe spacciate per strada e ogni anno uccide decine di migliaia di persone. Una crisi sanitaria che il governo non riesce ad arginare. L’intervista di Alessio Marchionna, Internazionale, al giornalista statunitense Keegan Hamilton. Mentre nel Cortile del Castello è previsto un dialogo aperto con il pubblico, guidato da Giacomo Petitti di Roreto, facilitatore e formatore, attorno alla parola attivismo. Quali sono le forme di protesta più efficaci? Fino a che punto è lecito spingersi?
Le frontiere: trafficanti avidi di soldi, fiumi insuperabili, confini invalicabili. Sono gli ostacoli che Omar deve superare nella sua fuga dall’Afghanistan verso il Mediterraneo. Il racconto di Matthieu Aikins, il giornalista canadese-americano che lo ha accompagnato in questo viaggio, vincitore del Premio Pulitzer nel 2022 e con una lunga esperienza giornalistica dal Medio Oriente, intervistato alle 14.30 al Teatro Comunale da Annalisa Camilli, Internazionale.
Alle 16 il Cinema Apollo nello spazio. Da Galileo Galilei ai programmi aerospaziali più avveniristici, il desiderio di esplorare l’universo contraddistingue l’umanità. Edwige Pezzulli, astrofisica e divulgatrice scientifica, dialoga con Frank Westerman, giornalista e scrittore olandese. L’osservazione delle stelle mette in discussione le certezze terrene: chi guarda al cosmo in un modo diverso, guarda in modo diverso anche a se stesso. Introduce e modera Silvia Bencivelli, giornalista scientifica.
La trentesima parola del festival è lotta. Elsa Dorlin, filosofa francese, dialoga con Zerocalcare, autore di fumetti, alle 16.30 al Teatro Comunale. Introducono e moderano Giovanni De Mauro, Internazionale e Giuliano Milani, storico. Il dissenso e il conflitto sono un fattore di evoluzione e progresso, un elemento fondante della democrazia. Ma negli ultimi anni c’è stata una progressiva criminalizzazione di ogni forma di protesta, con pene sempre più dure per chi critica l’ordine costituito. Come ci si può difendere dall’arbitrio del potere?
Ma gli incontri non finiscono qui, con presentazioni di libri, incontri con la redazione di Internazionale e tanti altri appuntamenti. Tra gli altri, le esperienze dei migranti in transizione saranno affrontate, in un incontro (ore 14, Ridotto del Teatro Comunale) in collaborazione con Cidas, cooperativa sociale, da Antonella Ciccarelli, coordinatrice Servizi Sai del Comune di Bologna, Virginia Costa, direttrice del Servizio Centrale SAI, e Mazen Masoud, rifugiato politico e attivista transfemminista libico che vive in Italia dal 2016, primo uomo trans eletto presidente del Mit – Movimento identità trans. Introduce e modera Alberto Emiletti, Internazionale. Ed è un viaggio anche quello diasporico delle donne ucraine in Italia: dall’inizio della guerra, secondo l’Unhcr sono fuggite più di 8 milioni di persone, principalmente donne e minori, ma solo una piccola parte di queste ha scelto di venire nel nostro Paese. Ne parlerà (ore 14, ex Teatro Verdi) la ricercatrice e attivista ucraina Iuliia Lashchuk in un dialogo con Marta Capesciotti, ricercatrice presso la Fondazione Giacomo Brodolini. L’incontro è a cura della redazione di ingenere.it, realizzato in collaborazione con la Fondazione Giacomo Brodolini e con il supporto del Laboratorio Aperto di Ferrara Ex Teatro Verdi.
Continuano per tutta la giornata le rassegne Mondovisioni (Apollo 2) – con tanti documentari su attualità, diritti umani e informazione, a cura di CineAgenzia in collaborazione con Internazionale – e Mondoscolti (Apollo 3) – la rassegna di audiodocumentari a cura di Jonathan Zenti.
In Piazza Trento Trieste Voci dal mare: il Mediterraneo centrale è la rotta migratoria più pericolosa del mondo, e ad affrontarla sono anche donne sopravvissute a violenze e abusi. Le loro storie nelle fotografie scattate sulla nave Geo Barents. Visita guidata all’installazione di Medici senza frontiere.
Festival per tutti
Internazionale e la città di Ferrara proseguono il loro impegno ad aprire il festival a quante più persone possibili.
Tutti gli incontri sono gratuiti e gli spazi sono privi di barriere architettoniche e raggiungibili a piedi o in bicicletta.
Per tutti i dettagli e le informazioni sul festival e per seguire il programma, consultare il sito https://www.internazionale.it/festival/programma/2023
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