Esco di casa. Fuori mi accoglie una giornata perfettamente autunnale: il cielo è terso, l’aria è pungente. Una giornata ideale per correre. Mentre mi avvio verso l’alberone (dove non vedrò Luca, anche oggi impegnato altrove, e non ci potremo quindi produrre nel...
Numero 33
Esco di casa. Già al primo appoggio si manifesta la stilettata alla schiena, un dolore atteso, preciso, famigliare ma sempre nuovo e sorprendente. Cerco, come posso, di correre più delicatamente, sollevando meno le ginocchia, accorciando la fase di sospensione per...
Numero 32
Esco di casa. C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico. Oggi infatti non correrò con Luca, e quindi non mi produrrò nel rituale abbraccio senza smettere di correre (un’arte che si mette a punto solo dopo anni di esperienza), ma con Max, come non mi accadeva...
Numero 31
La bandiera la si poteva tollerare forse solo se la nazionale vinceva i mondiali, allora si poteva perfino gridare “forza Italia”
Numero 30
Cosa è meglio? Essere molto cauti, arrivando a cambiare strada se si incrocia qualcuno, o fare come se niente fosse?
Numero 29
Cosa potrebbe pensare Dio dell’uomo, della sua stessa creatura, che oggi lo accoglie nella gioia e tra poco lo torturerà a morte?
Numero 28
Esco di casa. Sulla soglia saluto Mascia, che si sta avviando per una passeggiata in centro
Numero 27
to the morsaphobic child Esco di casa. La corsa può essere un gesto automatico, che richiede una iniziale attivazione cosciente e che poi si dipana in modo quasi involontario, senza che sussista la necessità di impartire alle gambe ad ogni passo l’ordine di muoversi....