Sbloccate le carriere del personale del settore tecnico-amministrativo di Ausl e Sant’Anna. L’annuncio lo dà la Fp-Cgil, dopo “un’attesa che durava dal 2010” e che oggi, dopo quindici anni, permette al persone di vedersi “finalmente riconosciuto il proprio merito e la propria professionalità”.

“Con la pubblicazione odierna delle graduatorie definitive delle selezioni interne delle progressioni verticali, si conclude positivamente un percorso fortemente voluto e tracciato dalla Fp Cgil” spiega il sindacato. “Il risultato odierno non è un atto dovuto, ma il frutto concreto degli accordi sindacali sottoscritti dalla Funzione Pubblica Cgil, che ha avuto la capacità e la determinazione di scardinare uno stallo burocratico e contrattuale durato quasi tre lustri”.

I punti chiave del risultato riguarda la fine del blocco storico con la chiusura di “una stagione di immobilità iniziata nel 2010, restituendo dignità alle carriere dei lavoratori”, la valorizzazione delle competenze, dal momento che “le progressioni permettono il passaggio di categoria per il personale che in questi anni ha acquisito competenze superiori, spesso svolgendo mansioni di alta responsabilità senza il corrispondente inquadramento” e infine il rilancio del servizio pubblico, dato che “investire sul personale significa migliorare la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza”.

“Oggi restituiamo una prospettiva di crescita a tanti professionisti che per anni sono rimasti invisibili alle dinamiche di carriera”, dichiarano Francesca Chierici, Filippo Balboni e Murat Dyapoglu, rappresentanti della Fp Cgil. “Questo accordo dimostra che la contrattazione seria e orientata ai diritti produce risultati tangibili. Non si tratta solo di un passaggio di fascia, ma del riconoscimento del valore del lavoro pubblico all’interno del nostro Sistema Sanitario Regionale”.

La Fp Cgil fa sapere che “continuerà a vigilare affinché questo sia solo il primo passo verso una stagione di valorizzazione permanente del personale, contrastando ogni forma di precariato e promuovendo investimenti strutturali sulle risorse umane”.