Cento. Era una discussione molto delicata e difficile da chiudere entro la fine dell’anno, come inizialmente previsto. Così per portare a termine l’accordo sul contratto con la nuova proprietà di Vm Motori si dovrà attendere almeno la fine di gennaio.
La discussione tra azienda (Alfa srl) e sindacati (Fiom, Uilm, Fim, Ugl e Aqcfr) è andata avanti anche se un punto d’incontro definitivo non è stato trovato. Così il 12 gennaio i lavoratori si riuniranno in assemblea per decidere se accettare l’accordo o rigettarlo.
Da alcuni mesi la dirigenza di Alfa srl sta discutendo il rinnovo dei contratti con i sindacati perché la nuova proprietà di Vm ha deciso di passare da un Ccsl (contratto collettivo specifico di lavoro) a un Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro). Il precedente contratto, negoziato sotto la gestione Fiat/Stellantis, dava ai lavoratori condizioni migliorative rispetto al contratto nazionale.
Entrambe le parti si sono venute incontro ma ancora “non abbastanza” secondo i sindacati che chiederanno dunque ai lavoratori di esprimersi. “Abbiamo trovato qualche punto d’incontro – ci spiega Giuseppe Di Stefano della Uilm -, abbiamo mollato qualcosa noi e qualcosa ha mollato l’azienda”.
Ciò che però continua a non piacere è come un’azienda che arriva annunciando 30 milioni di investimento poi voglia fare economia sugli stipendi ai lavoratori. “Mi stupisce – ci dice Di Stefano -, se hanno tutti questi propositi perché tagliano gli stipendi ai lavoratori. Iniziare un’avventura in questo modo non è un bel segnale“.
Tagliare, aggiunge, “su qualcosa che i lavoratori nel tempo si sono guadagnati non è un bel biglietto da visita“. E non lo ritengono tale soprattutto per una realtà che fa parte di Marval. Alfa srl, l’azienda che ha acquistato Vm è una Newco con sede a Torino fondata dal gruppo e dal capitale sociale di 10mila euro.
Entro la fine del 2026 dovrebbe poi avvenire un ulteriore passaggio societario. Di Stefano ci riferisce come Alfa srl, “che nel frattempo dovrebbe assumere il nome di Vm Motori, dovrebbe passare a Gamma”, una nuova società “non collegata direttamente a Marval”.
Tutte cose che non lasciano dormire sonni tranquilli a sindacati e lavoratori, al pari di un piano industriale per cui sono stati annunciati investimenti per 30milioni di euro in cinque anni, ma che “non è ancora stato mostrato nel dettaglio”.
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