L’Emilia-Romagna continua a confermarsi tra le regioni più virtuose d’Italia nella capacità di utilizzo dei Fondi europei di Coesione. A fare il punto sullo stato di avanzamento della programmazione 2021–2027 è Paolo Calvano, capogruppo del Partito Democratico in Assemblea Legislativa, che sottolinea non solo i risultati raggiunti, ma anche le nuove opportunità derivanti dalla riprogrammazione delle risorse.

“I dati dell’ultima rilevazione – evidenzia Calvano – confermano la capacità della Regione di trasformare le risorse europee in progetti concreti a beneficio di cittadini e imprese. Per quanto riguarda il Fondo Sociale Europeo Plus, è già stato messo a bando il 74% delle risorse disponibili, mentre sul fronte del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) le risorse impegnate hanno raggiunto il 76% della dotazione complessiva. Gli investimenti si sono concentrati su assi strategici come la formazione di studenti e lavoratori, l’innovazione delle imprese, la ricerca, la transizione digitale e lo sviluppo sostenibile, con un’attenzione particolare alle aree interne. Attraverso la riprogrammazione dei fondi, inoltre, la Regione potrà attivare un nuovo e significativo investimento sull’housing sociale pari a 30 milioni di euro, con l’obiettivo di rafforzare l’offerta di alloggi a canone accessibile per famiglie e lavoratori”.

Scendendo nel dettaglio, i dati relativi alla programmazione 2021–2027 mostrano un impatto rilevante anche per la provincia di Ferrara. Sulla base delle graduatorie attualmente approvate, il territorio ferrarese ha infatti intercettato risorse Fesr sul versante delle imprese per oltre 14,8 milioni di euro di contributo pubblico, che hanno generato un volume complessivo di investimenti superiore ai 38,5 milioni di euro. Si tratta di 105 progetti di impresa, che hanno riguardato ambiti strategici quali la transizione digitale, l’internazionalizzazione, l’innovazione di prodotto, il sostegno alle start-up e alla imprenditoria femminile, il supporto al credito, e infine l’economia circolare e la riduzione dei rifiuti. A questi si sommano gli oltre 30 milioni di contributo erogato agli enti pubblici ferraresi (Comuni, Provincia, Università, Consorzi di Bonifica, Parco del Delta) che hanno finanziato oltre 50 progetti e determinato investimenti per oltre 40 milioni di euro.

Infine c’è il versante del Fondo Sociale Europeo che ha visto finanziati progetti per oltre 16,5 milioni di euro. “Su quest’ultimo fronte – aggiunge Calvano – l’utilizzo virtuoso del Fondo Sociale Europeo si è dimostrato fondamentale per sostenere le famiglie ferraresi, attraverso misure come l’abbattimento delle rette dei nidi e i contributi per i centri estivi, e per finanziare percorsi di formazione, inserimento lavorativo e aggiornamento delle competenze. Nel complesso si tratta di oltre 60 milioni di investimenti provenienti dai fondi comunitari, a vantaggio del nostro territorio. L’Europa rappresenta quindi una straordinaria opportunità e i risultati dell’Emilia-Romagna dimostrano quanto sia decisivo che la Politica di Coesione Europea sia gestita dalle Regioni, per rispondere in maniera efficace ai bisogni reali dei territorio”.