Cronaca
16 Dicembre 2025
La Procura contesta 41 episodi. Le accuse vanno dal furto alla ricettazione fino all'indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti, al favoreggiamento e al maltrattamento di animali

Razzie in serie tra auto e case, con botte ai cani: in tredici a processo

di Davide Soattin | 3 min

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Avrebbero messo a segno oltre trenta furti saccheggiando automobili parcheggiate in aree pubbliche e abitazioni private – a volte picchiando anche i cani dei proprietari di casa – con l’obiettivo di fare razzia di soldi, dispositivi elettronici, monili preziosi e orologi, alcuni dei quali venivano poi rivenduti a un compro-oro. In altre circostanze invece ai furti avrebbero preferito spese folli e prelievi di contanti, utilizzando carte di pagamento precedentemente rubate durante altri colpi.

Sono le principali accuse che la Procura di Ferrara muove nei confronti di tredici imputati, dodici di nazionalità italiana e uno di nazionalità rumena. Il più giovane ha 23 anni, il più anziano ne ha 61. A loro – a vario titolo – vengono contestate molteplici ipotesi di reato per un totale di 41 episodi. Dal furto – semplice e aggravato, in concorso e non – alla ricettazione fino all’indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti, al favoreggiamento e al maltrattamento di animali per fatti avvenuti tra settembre 2021 e gennaio 2022, principalmente a Ferrara, ma anche a Occhiobello e Canaro, in provincia di Rovigo.

Prendevano di mira soprattutto i parcheggi dei supermercati, ma non solo. Le modalità di azione erano diverse: in alcuni casi rompevano i finestrini delle auto, in altri approfittavano di brevi momenti di distrazione dei proprietari, sottraendo centinaia di euro, borse, borselli, carte di pagamento e oggetti di valore lasciati incustoditi all’interno dei veicoli mentre questi riponevano i carrelli. Talvolta entravano in azione anche quando gli automobilisti scendevano dall’auto per gettare la spazzatura oppure erano impegnati a scaricare la spesa, prima di far perdere le loro tracce.

Nei furti in abitazione, invece, il bottino comprendeva monili, contanti, dispositivi elettronici – come telefoni e computer – e preziosi di valore per migliaia e migliaia di euro. In un caso, avrebbero forzato la finestra del salotto e aperto una cassaforte con un flessibile, portando via una catenina d’oro e un computer. In una circostanza avrebbero portato via monili per 7.000 euro in un colpo solo.

Tra le condotte finite sotto la lente degli inquirenti anche le violenze nei confronti di due cani, in due episodi differenti: gli animali domestici – secondo il quadro accusatorio – sarebbero stati presi a calci e colpiti con oggetti contundenti, riportando gravi ferite sia alla testa che al muso, per permettere ai malviventi di prendere il bottino e metterli a tacere, così da fuggire senza destare sospetti.

Tra i colpi messi a segno figurano anche furti ai danni di un capanno dell’associazione sportiva Anffas e di un container del centro sociale Il Parco di via Canapa, da cui – secondo l’accusa – sarebbero stati portati via attrezzi da giardinaggio per un valore complessivo di circa 1.400 euro. I fatti sarebbero entrambi avvenuto il 12 gennaio 2022 e gli attrezzi sarebbero poi stati rivenduti a un 45enne di Adria, accusato di ricettazione, così come lo sono un 42enne di Cittadella e un 47enne di Ferrara, per aver comprato altri oggetti provento di furto.

Stessa accusa viene mossa a una 54enne ferrarese titolare di un compro oro che, in più di un’occasione, avrebbe acquistato oro rubato per un totale di quasi 2.000 euro, oltre a tre paia di orecchini, tre anelli e una medaglietta in oro giallo. La stessa donna è anche imputata per favoreggiamento dato che, una volta che i carabinieri sequestrarono i preziosi che aveva comprato da uno dei malviventi oggi finiti alla sbarra, avrebbe aiutato quest’ultimo a eludere le indagini, rivelandogli l’esistenza di un’attività investigativa su di lui.

Per quanto riguarda l’indebito utilizzo di carte di pagamento rubate in precedenti furti, infine, il quadro accusatorio ricostruisce numerose operazioni illecite: spese da svariate centinaia di euro presso stazioni di carburante, prelievi di contante agli sportelli Atm – alcuni a buon fine e altri no – e, addirittura, sei acquisti di scarpe, per un totale complessivo di 1.189 euro.

Questa mattina (16 dicembre) il processo approderà in aula per l’udienza predibattimentale, dopo il decreto di citazione diretta a giudizio emesso dalla Procura di Ferrara.

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