On Connect 2.0, Ferrara fa scuola nell’oncologia di prossimità
Presentato il 12 dicembre, alla Casa della Comunità Cittadella San Rocco, il progetto On Connect 2.0, evoluzione di un percorso già attivo da oltre due anni
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Hanno preso il via le vaccinazioni sia per il Covid che contro l’influenza stagionale. La campagna punta ad innalzare la copertura per le persone ad alto rischio, di tutte le età, per condizione patologica, fisiologica (come la gravidanza) o esposizione lavorativa, oltre naturalmente agli ultrasessantenni.
Per approfondire l’importanza della vaccinazione abbiamo sentito il parere di professionisti impegnati sul campo in settori diversi. Oggi il colloquio è con Ruby Martinello, direttrice facente funzioni dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Sant’Anna.
Perché sono importanti le vaccinazioni per le donne in gravidanza?
Le vaccinazioni effettuate in gravidanza possono proteggere la madre da malattie infettive che possono essere potenzialmente pericolose – come l’influenza- in quanto la gravidanza rende le donne più suscettibili a peggioramento delle condizioni generali ed a maggiori complicazioni respiratorie. Ne consegue una riduzione di ricoveri, complicanze e rischi di parto prematuro. Il vaccino antinfluenzale in gravidanza è raccomandato e considerato sicuro dalle principali autorità sanitarie (Ministero della Salute, OMS, CDC) in qualunque trimestre di gravidanza. E’ un vaccino sicuro, inattivato, che non aumenta il rischio di malformazioni né complicanze gestazionali. Il vaccino protegge sia la mamma che il bambino in quanto gli anticorpi attraversano al placenta e proteggono il neonato nei primi mesi di vita. E’ sicuro e raccomandato anche durante l’allattamento.
Tra le altre vaccinazioni raccomandate in gravidanza ricordiamo poi il vaccino antipertosse (raccomandato dalla 28 alle 36 settimana di gravidanza) che stimola la formazione e quindi il passaggio di anticorpi, trasmessi dalla madre al feto attraverso il circolo placentare, che possono offrire una protezione temporanea al neonato, riducendo il rischio di infezioni e di complicanze respiratorie, purtroppo anche molto gravi, nelle prime settimane di vita.
In che modo le vaccinazioni si “ripercuotono” anche sulle persone vicine alle donne in gravidanza, come i papà, altri bambini e nonni?
Le persone vicine alle donne in gravidanza, come i familiari, potrebbero essere portatori di malattie infettive senza saperlo. La vaccinazione riduce il rischio di trasmettere queste malattie alla madre o al neonato. Inoltre, quando un numero sufficiente di persone è vaccinato, si crea una “immunità di gregge” che riduce la diffusione delle malattie infettive all’interno dell’intera comunità. Ciò protegge indirettamente anche le persone che non possono essere vaccinate, come i neonati e coloro che hanno condizioni mediche che impediscono la vaccinazione.
Perché le vaccinazioni sono importanti per tutti gli operatori sanitari?
Innanzitutto per protezione personale: gli operatori sanitari possono essere esposti a una varietà di agenti patogeni durante il loro lavoro e le vaccinazioni li proteggono da infezioni potenzialmente gravi, riducendo il rischio di ammalarsi.
In secondo luogo per garantire l’attività assistenziale nei momenti di epidemia in cui gli operatori sanitari svolgono un ruolo cruciale per la salute delle/dei pazienti.
Infine per la prevenzione della diffusione delle malattie: gli operatori sanitari possono essere essi stessi portatori di malattie senza mostrare sintomi evidenti. Quindi la vaccinazione previene la trasmissione di malattie tra operatori sanitari e pazienti, riducendo il rischio di focolai in strutture sanitarie.
Sicuramente i professionisti hanno l’onere di essere un esempio per la comunità: gli operatori sanitari svolgono un ruolo influente nella promozione della vaccinazione tra i pazienti e la comunità in generale. Essere vaccinati dimostra l’importanza della vaccinazione e può incoraggiare gli altri a farlo.
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