Cronaca
13 Dicembre 2025
Tre fermati dopo aver sottratto 50 euro a una coppia di coniugi, sequestrati auto e refurtiva

Raggiro agli anziani con il trucco dell’anello: arrestati in flagranza

di Redazione | 3 min

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Hanno tentato di raggirare due ultranovantenni, fingendo di essere rimasti in panne con l’auto e che a bordo ci fosse anche un bambino malato con immediata necessità di soccorso. Attirando l’attenzione di due coniugi che transitavano per via Mandela, i tre protagonisti del fatto – due uomini e una donna appartenenti al gruppo etnico dei Rom – hanno richiesto denaro, offrendo in cambio un anello d’oro giallo, incastonato con un rubino.

Intascati i soldi, però, i tre sono ripartiti frettolosamente, destando sospetti a una pattuglia della Polizia Locale che passava da lì e che ha immediatamente fermato il veicolo, un’Audi rossa con la targa straniera. Lì, si è dunque scoperto che i due anziani erano caduti in una messinscena e che il gioiello altro non era che un anello di metallo comune, oggetto utilizzato sempre con più frequenza dai malintenzionati per truffare i cittadini più vulnerabili.

Gli accertamenti hanno permesso di appurare che ai due anziani era stata sottratta una banconota da 50 euro — immediatamente restituita ai legittimi proprietari — in cambio di un anello di metallo, sebbene recante una stampigliatura ingannevole tipica dell’oro. All’interno del veicolo gli agenti hanno rinvenuti altri anelli identici, verosimilmente destinati a ulteriori raggiri.

L’auto e la refurtiva sono state poste sotto sequestro. I tre soggetti sono stati arrestati con l’accusa di truffa in concorso, aggravata dall’età delle vittime, per essersi procurati un ingiusto profitto mediante artifizi e raggiri ai danni dei due coniugi.

I tre sono stati così portati al comando della Polizia Locale di via Tassoni, dove hanno trascorso la notte nelle camere di sicurezza. Durante la permanenza, i due uomini hanno richiesto l’intervento di un’ambulanza, prontamente fatte arrivare una per ciascuno. Dimessi dal Pronto Soccorso dell’ospedale e trasferiti di nuovo nella camera di sicurezza, i due hanno trascorso tutto il tempo tirando calci alle porte e ai sanitari.

Nella mattina del 13 dicembre il giudice del tribunale di Ferrara ha convalidato l’arresto e rinviato il processo per direttissima al 13 gennaio su richiesta di termini a difesa avanzata dall’avvocato difensore. Dopo l’udienza, i tre sono stati successivamente portati in Questura per il prelievo del Dna utile all’attività investigativa e poi al comando di via Tassoni per la notifica del Foglio di Via Obbligatorio che è stato disposto nei loro confronti.

“Complimenti alla Polizia Locale per l’efficacia e la tempestività dell’intervento – dichiara l’assessore comunale alla Sicurezza Cristina Coletti – che ha evitato che la truffa architettata ai danni di due anziani andasse a segno. Questo episodio, così spiacevole, dimostra quanto sia importante mantenere sempre alta l’attenzione su fenomeni diffusi e in continua evoluzione come quelli legati alle truffe e ai raggiri. Come Comune, con la collaborazione di tutte le Forze dell’Ordine, portiamo avanti da anni la campagna di prevenzione “Non ci casco”, nata proprio per informare e sensibilizzare i cittadini, in particolare le persone più anziane, sui principali tipi di truffe e sui comportamenti da adottare per difendersi. L’invito a tutti è diffidare dalle richieste di denaro improvvise, a non fermarsi davanti a situazioni poco chiare e a contattare immediatamente le forze dell’ordine in caso di sospetto”.

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