Economia e Lavoro
12 Dicembre 2025
Sergio Guglielmini (Fp Cgil) sullo scalone del Municipio: "Se sarà necessario torneremo qui, ancora più arrabbiati"

Stabilizzazioni. Flash mob delle educatrici: “Dobbiamo chiedere a Babbo Natale?”

di Elena Coatti | 2 min

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Decine di educatrici del Comune di Ferrara si sono ritrovate questa mattina, 12 dicembre, sullo scalone della Residenza municipale per un flash mob di protesta contro il mancato confronto con l’Amministrazione comunale. Una mobilitazione pacifica ma determinata, alla quale hanno presenziato anche le sigle sindacali Cisl e Uil, a sostegno delle rivendicazioni del personale educativo. Sergio Guglielmini, della Fp Cgil, ha rilanciato lo stato di agitazione e ha avvertito: “Se sarà necessario torneremo qui, ancora più arrabbiati”.

Al centro della protesta, il perdurante silenzio dell’Amministrazione rispetto a una lunga serie di richieste presentate nei mesi scorsi. “Abbiamo chiesto l’avvio del percorso di stabilizzazione del personale precario, l’applicazione delle progressioni verticali in deroga previste dal contratto, l’aggiornamento degli accordi aziendali che regolano i servizi educativi (fermi al 2007), il confronto sui mansionari e sulle sostituzioni del personale assente, oltre all’incremento delle ore di sostegno per i bambini con disabilità – ha spiegato Guglielmini -. E molto altro. Ma non riceviamo risposte. Che facciamo? Dobbiamo chiedere a Babbo Natale?”.

Durante il presidio è stato sottolineato anche il tema del trattamento economico, spesso ignorato nel dibattito pubblico. “Ogni anno, nei mesi di luglio e agosto, molte educatrici si ritrovano con una disoccupazione che arriva a malapena a 400 euro. Ci chiedono e pagare prima la bolletta della luce o rinnovare il contratto telefonico. È una vergogna che nel 2025 esistano ancora queste situazioni, soprattutto in un settore come quello educativo, dove la continuità viene sbandierata da tutti e praticata da pochi”.

Parole dure anche sul metodo di gestione dei rapporti interni al Comune. “Negare l’incontro ai propri dipendenti non può funzionare – ha ribadito Guglielmini a nome delle educatrici -. Negli uffici degli assessori c’è un pacco di richieste di incontro che restano senza risposta. Al di là dei sindacati, i lavoratori hanno il diritto di essere ascoltati”.

Dal presidio è arrivato anche un ringraziamento alle Rsu del Comune di Ferrara e a tutte le sigle sindacali coinvolte che hanno proclamato e confermato lo stato di agitazione. “Siamo convinti che rimanendo uniti abbiamo molte più possibilità di ottenere ciò che non è un favore, ma un diritto dovuto a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori del Comune di Ferrara”.

La mobilitazione, assicurano, non si fermerà qui. “Questa è una battaglia di giustizia, correttezza e rispetto per il lavoro delle persone. Se sarà necessario, ci troveremo ancora qua. E la prossima volta, magari, entriamo anche dentro il Municipio”, conclude Guglielmini.

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