Ieri in Fiera c’erano centinaia di studenti di Unife per sostenere il secondo appello del cosiddetto “semestre filtro” di Medicina.
Dei 900 che, dopo l’iscrizione a Unife, avevano maturato la frequenza necessaria per essere ammessi a sostenere gli esami, in 818 hanno sostenuto l’esame di fisica, quello considerato più ostico, 674 chimica e 665 biologia. Tre prove, una conseguente all’altra, da 45 minuti con intervalli di 15 e l’obbligo per tutti di attendere fino al termine.
Per le stesse materie, il 20 novembre (primo appello) si erano presentati in 830 per fisica, altrettanti per biologia, 2 in più (832) per chimica e propedeutica biochimica.
Molti, per logiche meramente matematiche, sono stati dunque gli studenti che hanno ritentano uno o più esami, in particolare quello di fisica. Alcuni lo avranno fatto per provare a migliorare il voto preso nella prova precedente, altri per ottenere il voto minimo (18) che consente di superarla.
Al termine di queste prove, che si sono tenute in tutta Italia, verrà infatti stilata una graduatoria nazionale e saranno assegnati i 24.026 posti disponibili su circa 54mila iscritto al “semestre filtro”.
Molte, al netto del trambusto generato dalle foto caricate online, sono state le polemiche scaturite nei giorni che hanno seguito la prima prova. In pochi avevano infatti superato l’esame di fisica mettendo a rischio la possibilità di coprire i posti a disposizione. Per essere ammessi alla graduatoria serve, come requisito minimo, aver ottenuto la sufficienza in tutte le materie. Un requisito necessario non solo per proseguire Medicina ma anche per accedere alle “seconde scelte”, quelle facoltà che ogni studente ha dovuto inserire al momento dell’iscrizione come alternativa se non fosse riuscito a entrare.
Il verdetto arriverà entro il 23 dicembre quando verranno resi noti anche gli esiti di questo secondo appello, successivamente sarà stilata la graduatoria.
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