Attualità
8 Dicembre 2025
Nel 1949 “era pubblicato in ciclostile dalla sola sezione D, per iniziativa della prof.ssa Finotti

«Dal buco della serratura»: si avvicina l’80° del giornale della ‘Tasso’

di Redazione | 4 min

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In queste settimane le scuole medie della città sono impegnate nelle frenetiche attività di autopresentazione alle famiglie (i cosiddetti open day), affinché i nuovi potenziali studenti possano farsi un’idea dell’istituto dove trascorreranno i successivi tre anni.

Ogni scuola ha progetti e identità particolari: non è questa la sede per mettere in evidenza le differenze tra gli istituti cittadini. Però ci fa piacere segnalare una piccola ricchezza di una delle scuole ferraresi: facciamo riferimento al giornale della Tasso, che ininterrottamente (dal 1949) esce ogni anno, con articoli curati dagli stessi studenti.

Tra una manciata d’anni festeggeranno 80 anni di attività: ci sembra uno splendido traguardo, tanto più che forse casi simili non sono comuni nel resto del paese.

Il giornale si chiama «Dal buco della serratura»: un formato “lenzuolo” (che ricorda la stampa di un tempo), colore rosa, articoli, disegni, cruciverba, indovinelli, barzellette.

Nel 1949 “era pubblicato in ciclostile dalla sola sezione D, per iniziativa della prof.ssa Finotti. Solo a partire dall’anno scolastico 1951-1952 diventa giornalino d’istituto. La finalità di coinvolgere le studentesse e gli studenti […] piacque tanto alla preside dell’epoca, A. Melloni, che finanziò il giornalino come progetto d’istituto.

Nel corso degli anni è stato più volte premiato dall’Ordine dei Giornalisti di Roma, distinguendosi tra altri mille partecipanti come miglior giornalino scolastico d’Italia. Fino agli anni 80, il giornalino veniva pubblicato anche due o tre volte all’anno” (così leggiamo sul numero del 2019).

Sul sito della scuola è possibile scorrere i numeri degli ultimi anni (2017-2024) – e non c’è che l’imbarazzo della scelta, tanto è ampia l’offerta di testi.

Poter sfogliare numeri più antichi deve essere molto interessante (e chissà se non si riesce a imbattersi tra quelle pagine in “ferraresi” poi diventati famosi).

Non che questo sia determinante: nel numero del 2016, per esempio, c’è una pagina molto bella di…cucina!, con ricette in tedesco (ma ci sono anche i “Banitza” in cirillico…). Troviamo anche cruciverba in tedesco, o giochi/indovinelli in inglese e mille altre cose.

Un’ottima scelta “editoriale” è il fatto che tutti i testi/articoli/interviste sono firmati con nome e cognome – a futura memoria e soddisfazione dei giovani autori (soddisfazione che non deve per forze incrociare la grande notorietà).

Il numero del 2020 (l’anno del Covid) si apre con un editoriale di Anna Bazzanini, la cui lunga presidenza ha coinciso con un momento particolarmente felice della scuola. Ne è prova il fatto che nell’articolo la dirigente scrive che, nonostante le immense difficoltà dovute alla pandemia, alcune attività si sono realizzate lo stesso: il progetto Nuovi Spazi Sonori, il teatro di Traitsis, l’E-twinning con le scuole europee e perfino il giornale di scuola.

L’ultima edizione, poi, quella 2024-2025, è stata premiata al Concorso Penne Sconosciute 2025 del Comune di Piancastagnaio (SI). Particolarmente significativa è la motivazione della giuria del concorso: “Dal buco della serratura” non è solo informazione, ma è riconosciuto come uno strumento fondamentale di crescita culturale e personale, oltre che il mezzo di espressione autentica dei ragazzi e delle ragazze della scuola.

Chiudiamo questa velocissima rassegna con un’ultima segnalazione, legata al numero del 2021 perché ci sembra avere per la città un valore particolare: in copertina compare un articolo per Federico Aldrovandi.

L’autrice, studentessa di 13 anni, tra le altre cose scrive: “Per me la libertà è un diritto, la mia libertà non deve nuocere, in nessun modo, a quella di qualcun altro”.

Il giornale ha un’importanza solo “ferrarese”? Sicuramente interessa a noi di Ferrara, però: si vedano qui sotto le righe di Camilla Cederna, scritte nel lontanissimo 1964 sull’«Espresso».

La giornalista sta sfogliando il “Repertorio analitico della stampa italiana” (quotidiani e periodici 1964) e ne approfitta per segnalare titoli strani.

Ecco l’elenco alquanto divertito, con tanto di segnalazione delle categorie di persone che potrebbero apprezzare certe riviste: Un giornale per i piccolissimi? ‘Il lattante’. Per chi si occupa di loro? ‘L’alfiere delle ostetriche’. Per chi di lattanti ne ha avuti tanti? ‘Il notiziario famiglie numerose’ […] Per i calzolai? ‘L’eco del cuoio’ e ‘Ars sutoria’. Per i ragazzetti portati all’ascesi? ‘Il chierichetto’, ‘La voce dell’apostolino’ e ‘L’aspirante domenicano’. Per chi è ossessionato dallo smog? ‘I bronchi’ e ‘Noise and smog news’. E per (crediamo) il voyeur? ‘Dal buco della serratura’.

In ultimissima riga forse è sbucato anche il giornale della Tasso, a meno che non sia un caso di omonimia. Chi lo sa. In ogni caso, buon lavoro agli scrittori e ai (futuri) giornalisti.

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