Dosso di Sant’Agostino. Tra pochi giorni, il 2 dicembre, dovrebbe concludersi l’acquisizione di Tecopress da parte di SirTec, la NewCo nata su iniziativa della bolognese Sira Industrie della famiglia Gruppioni. Ieri l’azienda lo ha ufficializzato ai sindacati (Fiom-Cgil, Fim-Uil, Uilm-Cisl) confermando anche la completa tutela di tutti i posti di lavoro.
Mancano orami solo le firme per mettere la parola fine a una crisi che era stata tamponata nel luglio del 2024 con l’affitto di ramo d’azienda da parte di SirTec. L’affitto era stato prorogato una anno dopo, nel luglio 2025 fino al termine di quest’anno per completare l’acquisizione.
I tempi per l’acquisizione, previsti durante il tavolo di salvaguardia che si tenne in Regione a luglio, concedevano a SirTec fino al termine del 2025 per portarla a compimento. All’inizio dell’ultimo mese dell’anno arriveranno, con qualche giorno di anticipo rispetto allo scadere degli accordi, i passaggi di consegne.
La crisi di Tecopress era arrivata “come un fulmine a ciel sereno” nel gennaio del 2024 quando l’azienda dichiarò di voler licenziare 72 dei 160 dipendenti. Non ne sapeva nulla nessuno: né i lavoratori, né i sindacati e tantomeno l’Amministrazione comunale di Terre del Reno.
In poco tempo si era mobilitato l’attuale vicepresidente della Regione Emilia Romagna Vincenzo Colla che dopo diversi tavoli di confronto era riuscito a trovare una spalla in Siria Industrie. L’azienda della famiglia Gruppioni aveva dapprima messo un piede dentro Tecopress affittando un ramo d’azienda per poi arrivare a concludere un accordo per l’acquisizione.
Accordo che si dovrebbe appunto completare il prossimo 2 dicembre chiudendo, si spera definitivamente, una delle crisi che hanno colpito la metalmeccanica ferrarese negli ultimi anni.
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