Il comitato cittadino “Save the Park” interviene con una lettera aperta indirizzata a Vasco Rossi sulla scelta del Parco Urbano Giorgio Bassani come location dei concerti del 5 e 6 giugno 2026, che inaugureranno il tour del rocker.
Un appello accorato, in cui si ricordano i danni provocati dal mega-evento di Bruce Springsteen nel 2023 e si chiedono soluzioni alternative “meno impattanti” per l’ecosistema del grande polmone verde ferrarese.
Nella lettera, il comitato si presenta come un gruppo di cittadini “nato con l’intento di proteggere il nostro Parco Urbano Giorgio Bassani”, un’area che Ferrara custodisce come “di particolare interesse paesaggistico, pertanto mai edificata”. Vengono richiamate le battaglie storiche degli anni ’60 e ’70, con figure come Giorgio Bassani e l’avvocato Paolo Ravenna, che contribuirono al riconoscimento del parco e alla sua tutela urbanistica nel quadro dell’Addizione Verde.
Il Parco Bassani, ricordano i firmatari, è “il polmone verde della città, vivo e ricco di biodiversità”, dove trovano habitat aironi, germani e persino colonie di pappagalllini. Un patrimonio naturale che, secondo il comitato,non può sostenere eventi da “50.000 a 100.000 persone”. Un riferimento chiaro ai disagi seguiti al concerto di Springsteen: “Il parco è stato chiuso ai cittadini per mesi… ancora adesso i danni sono evidenti”.
l’appello a Vasco Rossi si collega anche al recente riconoscimento ricevuto dall’artista: il Premio Ambiente e legalità di Legambiente e Libera. Il comitato cita le parole del rocker, che aveva affermato che si trattava di valori che “condividi”. Proprio per questo, scrivono, organizzare due mega-concerti nel parco renderebbe quei principi “vane parole”.
Nel mirino c’è anche l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale, definita “sorda alle nostre proposte”. Proposte che non mancano: “lo stadio di Seria A, l’aeroporto, la zona Rivana e vaste aree nella zona sud della città, tutte indicate come alternative adeguate a ospitare grandi eventi senza compromettere il delicato ecosistema del parco.
Il messaggio finale è chiaro e non ostile: “Noi non siamo contro il tuo concerto; siamo contrari allo svolgimento all’interno del parco”, scrive il comitato, chiedendo a Vasco di scegliere una sede diversa, coerente con il premio ricevuto e con l’immagine pubblica del rocker.
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