di Andrea Pieroni
Il comando provinciale dei carabinieri di Ferrara ha inaugurato nuovi ambienti ritenuti di grande importanza, creati grazie a un’attenzione particolare alle esigenze di sicurezza, comfort e accoglienza. L’opera di
ammodernamento ha coinvolto una considerevole porzione della caserma “Carmine della Sala”, sede del Comando Provinciale dei carabinieri di Ferrara. Grazie al grande impegno della proprietà dell’immobile, la cooperativa Copma, rappresentata dal general manager Luca Bosi, un’intera area di 200 mq della caserma, precedentemente destinata al ricovero dei mezzi di servizio, ospita oggi nuovi e funzionali uffici destinati alla Stazione di Ferrara e alla Sezione Radiomobile.
Prima di tutto ciò, però, è stata presentata un’opera realizzata dall’artista Raffaella Lambertini, la massima: “Nei secoli fedele” motto araldico ufficiale dell’Arma dal 1933, ideato dal capitano Cenisio Fusi nel 1914 in occasione del primo centenario dell’Arma dei carabinieri.
La caserma presenta spazi funzionali e rappresentativi, come uffici nuovi e all’avanguardia, successivamente è stata presentata “la stanza tutta per sé” uno spazio, con arredi sobri ma efficienti e un ingresso indipendente che permette di accedere direttamente dall’esterno, senza attraversare corridoi o spazi condivisi, dedicato per le vittime di violenza e per chi si trova a denunciare reati o emergenze, progettata con grande sensibilità e cura dei dettagli, pensando al benessere di chi si affaccia in questi ambienti spesso segnati da turbamenti e paure, riducendo così momenti di disagio, favorendo un clima di fiducia e sicurezza.
“L’innovazione di questa stanza rappresenta un valore aggiunto simbolico e pratico, è un simbolo di vicinanza concreta a chi ha bisogno di denunciare, offrendo un luogo che tutela la privacy e il rispetto, contribuendo a rafforzare il senso di civiltà e di attenzione alle vittime in un momento così delicato”, spiega Patrizia Guidi, presidente di Soroptimist International d’Italia club Ferrara.
Il colonnello Alessandro di Stefano ha sottolineato come questi nuovi spazi rappresentino anche un segno di solidarietà e di impegno sociale, pensati “con il cuore”: “Denunciare è un atto di grande coraggio e di civiltà. Vogliamo creare ambienti che siano di supporto a chi deve fare questa scelta, offrendo un luogo che trasmetta calore, rispetto e fiducia. È un risultato importante, ma anche un punto di partenza: il nostro obiettivo è continuare a migliorare e a diffondere questa cultura del rispetto e della legalità”.
“La stanza, inoltre, è stata anche dotata di strumenti tecnologici avanzati – continua il colonnello – come un kit per le audizioni a distanza, che consentono di ridurre le barriere logistiche e di supportare le denunce anche a chi, per vari motivi, non può spostarsi fisicamente”.
È una risposta concreta alle nuove esigenze di modernità e di tutela. Accanto alla stanza per le vittime, sono stati allestiti altri spazi funzionali rappresentativi, come la sala briefing, che fino ad oggi mancava e che sarà utilizzata per incontri ufficiali, conferenze stampa e momenti di confronto con le autorità e i giornalisti.
L’attenzione dell’amministrazione si estende anche alla creazione di un ambiente che favorisce la cultura del rispetto e della legalità, la sala ”rapporto”, in particolare, rappresenta un ulteriore passo avanti: pensata per ospitare ufficialmente il personale e le autorità in occasioni di eventi di rilievo, sostituisce egregiamente gli spazi non ideali di una volta, come il garage o la mensa, garantendo un contesto più consono e dignitoso.
“Tutto questo ha dato vita a un percorso di rinnovamento e collaborazione che sottolinea l’impegno delle istituzioni e di partner qualificati nel rafforzare il presidio sul territorio e nello sviluppo di spazi che possano facilitare le operatrici e gli operatori dell’Arma nel loro delicato lavoro quotidiano”, va avanti Alessandro Di Stefano, colonnello dell’Arma dei carabinieri.
L’intervento ha visto il coinvolgimento diretto di diversi partner, tra cui aziende e cittadini che, con gesti di grande generosità, hanno contribuito a dare vita a questi nuovi ambienti.
In primo piano il supporto del presidente del Club Rotary di Ferrara, Marco Tartaglia, che ha cofinanziato alcune parti degli arredi e delle decorazioni, e di personaggi come il dottor Manuzzi, presidente di Ceramiche Sant’Agostino, che ha donato una suggestiva rappresentazione di Ferrara, pronta a diventare lo sfondo di tutte le future conferenze stampa.
Anche il Comune di Ferrara ha dato il suo contributo, il dottor Vasilli ha messo a disposizione opere d’arte concesse a titolo gratuito, tra cui due quadri di forte richiamo storico e culturale, che raffigurano simbolicamente le bellezze e le radici della città.
“Un particolare ringraziamento – seguita il colonnello – va poi alle realtà culturali e artistiche della città, come l’artista Sabrina Bonaguro, che ha realizzato con cura un grande quadro rappresentativo dei simboli dell’Arma: dall’intramontabile “Virgo Fidelis” patrona dell’Arma dei carabinieri (che si celebrerà durante la Santa messa in cattedrale il 21 novembre) a eventi iconici come “i carabinieri nella tormenta”, simbolo della tenacia e della determinazione dell’Arma dei carabinieri di fronte alle avversità, alla battaglia di Culqualber”.
Un altra parete è stata affidata all’artista Gabriele Cosenza che ha raffigurato l’evoluzione che ha avuto l’Alfa Romeo Giulia nel corso degli anni; dipinto stile “street art” realizzato con bombolette spray che l’autore ha dedicato alle tre vittime di Castel d’Alzano (Vr).
“Il più grande valore è la solidarietà tra le persone”: con questo celebre motto dell’Arma, la cerimonia si è conclusa, con un momento di ringraziamento collettivo e con la consegna di un dono simbolico ad aziende e cittadini che hanno collaborato tramite istituzioni pubbliche e private, con l’obiettivo di rendere la città di Ferrara sempre più attenta alle persone e le loro esigenze, affinché la cultura e la bellezza siano elementi che testimoniano e rafforzano la nostra civiltà.