Attualità
14 Novembre 2025
Insulti e simboli neofascisti compaiono ancora su mezzi e fermate. I passeggeri: "Un fenomeno che non accenna a sparire"

Razzismo sui bus: nuove scritte sull’11A e a Barco

di Elena Coatti | 2 min

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Ancora scritte razziste e frasi di odio sono comparse negli ultimi giorni sui mezzi pubblici e alle fermate della città. Diverse segnalazioni arrivate alla nostra redazione documentano la presenza di messaggi discriminatori e minacce a sfondo razziale all’interno dell’autobus 11A, oltre che alla fermata di via Bentivoglio, a Barco.

Le immagini scattate dai passeggeri mostrano chiaramente frasi violente, insulti rivolti a persone di origine straniera e riferimenti espliciti al nazismo. Le scritte occupano intere porzioni delle superfici vicino alle porte del mezzo, rendendosi impossibili da ignorare per chi sale. Alla fermata a Barco, invece, sono stati deturpati il palo e il pannello con gli orari della linea.

Episodi simili non sono nuovi nel territorio ferrarese. Solo a inizio novembre, a Pontelagoscuro, erano state segnalate frasi inneggianti al fascismo, svastiche e messaggi di odio razziale apparsi sul muro esterno di un supermercato. Negli ultimi mesi, altri casi si erano verificati alla sede del Pd di Porotto, sul cippo dei X Martiri, su un’auto parcheggiata in piazza Travaglio e in diverse fermate dell’autobus della città.

Tutto ciò si inserisce in un clima più ampio, a livello nazionale: a Roma il giornalista Alessandro Sahebi è stato aggredito insieme alla compagna e al figlio di pochi mesi da tre uomini (presumibilmente di CasaPound) perché indossava una felpa con il logo di Azione Antifascista. Nella stessa settimana, a Genova, un gruppo di stampo neofascista ha fatto irruzione nel Liceo scientifico Leonardo Da Vinci durante un’occupazione studentesca, devastando le aule, lasciando svastiche sui muri e inneggiando al fascismo.

Di fronte a questi segnali inquietanti, i casi locali si inseriscono in una tendenza che non può essere considerata isolata. Le testimonianze raccolte dai cittadini ferraresi che frequentano quotidianamente autobus e fermate descrivono un crescente senso di disagio: “È impossibile non vederle, ed è incredibile che continuino ad apparire“, confessa una studentessa.

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