L’Università di Ferrara non ha intitolato nessuna aula al suprematista bianco Charlie Kirk. Al momento c’è solo una proposta (votata a maggioranza) del Consiglio degli studenti lanciata da Azione universitaria. Di fronte al diffondersi di notizie errata, l’ateneo estense tenta di spiegare i vari passaggi che la proposta degli studenti di destra dovrebbe affrontare prima di realizzarsi.
Come avevamo già spiegato, “non è stato avviato alcun iter formale per l’intitolazione di un’aula o di altri spazi universitari a tale nome. L’iniziativa è nata all’interno del Consiglio degli Studenti, organo rappresentativo della componente studentesca dell’Ateneo, che ha facoltà di discutere e formulare proposte su temi di interesse per la vita universitaria. Tuttavia, il Consiglio degli Studenti non ha competenze decisionali su questioni di questo tipo”.
Ogni eventuale proposta di intitolazione deve seguire un iter formale che coinvolge gli organi collegiali competenti: il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione e il Consiglio di Dipartimento qualora gli spazi siano di competenza dipartimentale. Solo dopo il loro esame e approvazione, un’eventuale intitolazione può essere formalmente deliberata e realizzata. “Ad oggi – fa sapere Unife -, tale iter non è stato avviato, né sono stati predisposti o trasmessi atti ufficiali in tal senso”.
L’Università di Ferrara sottolinea pertanto che “l’approvazione del Consiglio degli Studenti non costituisce in alcun modo una decisione dell’Ateneo. Si tratta di un passaggio interno a un organo con funzioni consultive e propositive, che può rappresentare la voce degli studenti, ma non può impegnare o sostituire gli organi istituzionali dell’Università”.
L’Ateneo invita quindi a “rettificare eventuali notizie pubblicate con formulazioni ambigue, a non attribuire al Consiglio degli Studenti decisioni o atti che non rientrano nelle sue prerogative, e a non diffondere ulteriormente informazioni inesatte che possano generare confusione o fraintendimenti sull’effettivo stato delle procedure interne”.
L’Università di Ferrara “resta, come sempre, impegnata nel garantire la massima trasparenza e correttezza dei propri processi decisionali, nel pieno rispetto dei principi e dei regolamenti che ne disciplinano la vita istituzionale”.
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