Politica
11 Novembre 2025
"Bisogna rivedere le priorità infrastrutturali, destinando maggiori risorse al trasporto ferroviario", spiega il consigliere regionale

Gianella (FdI): “Chiarire quanto incide il trasporto fluviomarittimo sul totale del trasporto merci”

di Redazione | 2 min

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Il consigliere di Fratelli d’Italia, Fausto Gianella, con un’interrogazione a risposta orale in commissione chiede alla Regione quale sia l’attuale incidenza del trasporto fluviomarittimo sul totale del trasporto merci regionale.

“Dalle clausole valutative – spiega il consigliere – sul trasporto fluviomarittimo e ferroviario delle merci, discusse in sede di Commissione III Territorio, è emerso che non sono stati richiesti incentivi per il trasporto fluviale, un segnale di un limitato utilizzo di tale modalità di movimentazione merci. L’infrastruttura dell’Idrovia Ferrarese, nonostante gli ingenti investimenti regionali effettuati nel corso degli anni, non ha finora prodotto risultati significativi né in termini di riduzione del traffico su gomma, né di effettivo contributo alla logistica territoriale”.

Gianella sottolinea come, invece, la realizzazione o il  completamento di una linea ferrovia Ferrara-Mare rappresenterebbe un’opportunità strategica per migliorare la mobilità sostenibile, incentivando il trasporto pubblico e riducendo realmente l’impatto ambientale legato al traffico su gomma. Infine, ricorda che secondo il ‘Rapporto di monitoraggio 2024’ della Regione le merci trasportate su idrovia nel 2023 sono circa 42.279 tonnellate, in calo rispetto all’anno precedente.

“Risulta pertanto necessario valutare in modo oggettivo l’impatto reale del trasporto fluviomarittimo sul sistema complessivo delle merci, al fine di orientare le future scelte di investimento”, commenta l’esponente di FdI, che chiede alla Giunta “quale sia l’attuale incidenza del trasporto fluviomarittimo, con distinzione tra trasporto marittimo e acque interne, sul totale del trasporto merci regionale, in termini di volumi e percentuali” e “se intenda proseguire con nuovi investimenti nel settore fluviomarittimo, o se non ritenga più opportuno rivedere le priorità infrastrutturali, destinando maggiori risorse al trasporto ferroviario”.

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