Cronaca
5 Novembre 2025
L’Università di Ferrara piange il docente di filosofia, scomparso serenamente tra l’affetto dei suoi cari

Addio al professor Sandro Cardinali

di Redazione | 2 min

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Profondo cordoglio nel mondo accademico ferrarese per la scomparsa del professor Sandro Cardinali, docente di Storia della filosofia moderna all’Università degli Studi di Ferrara.

A dare il triste annuncio sono stati i familiari attraverso un messaggio pubblicato sulla pagina Facebook del docente: “Care e cari, il nostro amatissimo Sandro Cardinali non è più con noi. Se ne è andato nel sonno e serenamente. Ha vissuto una vita meravigliosa e si è spento nel suo letto, al caldo, tra l’affetto della moglie e delle sue figlie”.

Figura molto stimata nel panorama culturale e accademico, il professor Cardinali ha dedicato la sua vita all’insegnamento e allo studio della filosofia moderna, condividendo con generazioni di studenti la sua profonda conoscenza e la sua passione per il pensiero critico.

All’interno dell’Ateneo ferrarese era noto per la sua disponibilità, la gentilezza e la capacità di trasmettere la complessità dei grandi autori della modernità con un linguaggio accessibile e coinvolgente.

Nato nel pittoresco borgo marchigiano di Morro d’Alba, nelle colline anconetane, il 21 settembre 1945. Cardinali, giovanissimo, si scrive all’università “Carlo Bo” di Urbino e si laurea con il massimo dei voti in filosofia.
Successivamente giunge a Ferrara dove a soli 27 anni ha inizio il suo percorso accademico, grazie al suo maestro e mentore La Corte.

Qui collabora con Mario Miegge e Carlo Carabelli e completa gli studi post universitari a Nizza e a Ginevra, dove assistette alle lezioni del filosofo Jean Starobinski.

Docente all’Università di Ferrara, fino al 2009, ha concentrato i suoi interessi e approfondimenti principalmente sui pensatori a cavallo fra XVIII e XIX secolo, specialmente Rousseau e Voltaire, su cui ha pubblicato moltissimo; particolarmente rilevante la riscoperta nelle campagne francesi e la pubblicazione per Sellerio, in prima edizione critica mondiale curata con lo storico della matematica Luigi Pepe, del carteggio italiano di Gaspard Monge, matematico di Napoleone, che consolidò i già importanti rapporti con l’Academie Française di Parigi.

Correspondant di innumerevoli riviste, fra cui la prestigiosa “Annales”, ha anche approfondito, per via della sua passione politica (frequentò assiduamente prima il Pci, poi il gruppo del “Manifesto” di Luciana Castellina, Rossana Rossanda e Lucio Magri, di cui era amico) il pensiero marxista e la sua evoluzione.

Colleghi e studenti lo ricordano come un uomo di grande umanità e curiosità intellettuale, sempre pronto al dialogo e al confronto, qualità che hanno fatto di lui un punto di riferimento per molti.

I funerali saranno venerdì 7 novembre alle 16 alla Sala del Commiato in Certosa.

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