C’erano circa 500 persone al presidio organizzato nella mattina del 31 ottobre davanti la sede della Regione Emilia Romagna, da Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl, Uiltucs “per dire no ad un Contratto che mortifica le lavoratrici e i lavoratori”.
L’occasione era quella dello sciopero proclamato, a livello nazionale, per l’intera giornata degli impiegati nelle imprese che applicano il Ccnl Anaste sottoscritto con le sigle sindacali non confederali. Nel territorio di Ferrara le strutture legate a questo contratto sono le residenze Caterina, Paradiso, Salus, Santa Chiara e Malacarne.
“Il Ccnl Anaste – spiegano i sindacati -, applicato anche nell’ambito dei servizi socio-sanitari accreditati della regione, peggiora le condizioni contrattuali di chi lavora in questo settore, sia dal punto di vista della retribuzione, sia dal punto di vista normativo, generando un evidente dumping contrattuale rispetto ad altri Ccnl del settore”.
Nel corso del presidio, al quale erano presenti Fabio De Santis (Fp Cgil), Stefano Franceschelli (Cisl Fp), Malgara Cappelli (Fisascat Cisl), Agostino Zanotti (Uil Fpl) e Aldo Giammella (Uiltucs), una delegazione di sindacalisti e delegati di posto di lavoro si è stata ricevuta dall’assessora regionale al Welfare Isabella Conti.
I sindacati fanno sapere che nell’ambito dell’incontro l’assessora ha riconosciuto le ragioni della mobilitazione sindacale, “prendendo l’impegno di procedere all’inserimento, nella normativa sull’accreditamento dei servizi socio-sanitari regionale, della norma contenuta nel Codice degli Appalti pubblici, in merito all’identificazione del Ccnl di riferimento per il settore”.
“Importante”, così definiscono l’impegno dell’assessora Conti, “perché – spiegano – l’identificazione del Ccnl di riferimento porterebbe in ogni caso la necessità, per i gestori privati dei servizi socio-sanitari, a garantire l’equivalenza dei diritti economici e normativi contenuti nei Ccnl di riferimento, diventando, pertanto, uno strumento di contrasto delle applicazioni contrattuali al ribasso”.
Al termine del presidio Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl, Uiltucs hanno dichiarato che continueranno “la mobilitazione fino a quando non si saranno raggiunti gli obbiettivi: l’applicazione di contratti che migliorino le condizioni di lavoro”.
“No – concludono – ai Ccnl che mortificano le lavoratrici e i lavoratori del settore! No al dumping contrattuale”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com