Settimo arresto per l’uccisione di Alessandro Coatti, il 38enne biologo di Longastrino, trovato senza vita lo scorso 6 aprile a Santa Marta, in Colombia, dopo essere stato smembrato. A finire in manette con l’accusa di omicidio aggravato è stato Uber Etilvio Torres García, fermato nella serata di lunedì (27 ottobre) scorso.
A riportarlo sono i quotidiani colombiani El Informador e Santa Marta Hoy che, nell’articolo in cui danno conto della notizia, ipotizzano che l’uomo possa far parte di una più ampia banda criminale specializzata in furti, con alcuni membri che erano già stati fermati precedentemente.
Per la morte del biologo ferrarese infatti, durante i mesi scorsi, la polizia colombiana aveva arrestato Oswal Moisés Ospino Navarro a Medellín, Isaac Enrique Márquez Charris ad Arjona (Bolívar), Andrea Camila Berdugo Escorcia a Bogotá, e infine Brian Augusto Cantillo Salcedo e José Diazgranados Soteldo, alias “El Flaco”, entrambi catturati a Santa Marta. Lo scorso agosto, a Cali, capoluogo del dipartimento della Valle del Cauca, era finito in manette José Ángel Lizcano Hernández.
Il caso di Alessandro Coatti aveva destato profonda impressione in Colombia e in Italia per la sua efferata crudeltà. Tutto aveva avuto inizio lo scorso 6 aprile, quando alcuni bambini scoprirono una valigia abbandonata nei pressi dello stadio Sierra Nevada: all’interno furono trovati la testa, le mani e i piedi di una persona.
Nei giorni successivi, ulteriori resti vennero rinvenuti in diverse zone della città, fino al recupero quasi completo del corpo. Dopo i sospetti iniziali, gli esami genetici e forensi confermarono che si trattava proprio del ricercatore riconosciuto a livello internazionale e membro della Royal Society of Biology del Regno Unito.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il movente del crimine non sarebbe legato al narcotraffico né al crimine organizzato, bensì a un tentativo di rapina sfociato in omicidio.
Coatti, arrivato da solo a Santa Marta il 3 aprile e ospite di una struttura nel centro storico, sarebbe stato adescato tramite un’app di incontri da una banda specializzata nel derubare turisti stranieri, soprattutto appartenenti alla comunità Lgbt.
Una fonte giudiziaria aveva confermato al quotidiano colombiano Hoy – Diario del Magdalena che i criminali contattavano online vittime vulnerabili, per poi incontrarle, rapinarle e prosciugare i loro conti bancari. Alessandro Coatti aveva organizzato un incontro attraverso una piattaforma di dating e, stando alla ricostruzione ufficiale, sarebbe stato drogato, rapito e ucciso durante il tentativo di furto.
L’inchiesta comunque prosegue per individuare eventuali altri responsabili dell’efferato crimine.
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