Attualità
29 Ottobre 2025
Incontro delle classi quinte con l'amico di Aldro, Andrea Boldrini

La memoria di Federico all’Einaudi

di Redazione | 2 min

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A vent’anni dalla morte di Federico Aldrovandi, i ragazzi delle classi 5S, 5V e 4v, con un incontro organizzato dell’Istituto Einaudi hanno voluto ricordare questo “ragazzo di Ferrara” vittima di un evento tragico, una notte di settembre del 2005 e che ha creato una frattura profonda nella nostra città.

Dopo tanti anni, quando chiare sono emerse le responsabilità, anche attraverso i tre gradi di giudizio, la comunità si fa partecipe e testimone di fatti che hanno interessato tutti, cittadini e istituzioni. In questi giorni le scuole si stanno impegnando per organizzare incontri e conferenze, affinché le nuove generazioni tengano vivo il ricordo di Federico e che, attraverso la sua storia, riflettano su valori come il rispetto e la dignità.

L’incontro ha visto la partecipazione di Andrea Boldrini amico di Aldro e componente, oggi, del Comitato “Federico Aldrovandi 20005-2025”. E’ stato un incontro molto intimo e autentico. Andrea ha ripercorso i fatti occorsi quella notte, che hanno causato la morte del suo amico, da una sera “normale” con gli amici in discoteca alla “tragedia ancora oggi, incomprensibile”.

Si è quindi posta una riflessione sui doveri delle autorità di pubblica sicurezza e sulle responsabilità di chi indossa l’uniforme ma anche sul coraggio della famiglia e degli amici che mai hanno smesso di cercare verità e giustizia.

Attraverso il racconto di Boldrini gli studenti si sono accorti che la vittima non è stata solo Federico, perchè questa è la storia di Federico e dei suoi amici, che la mattina, a pochissime ore dal tragico evento, chiamati dalle Forze dell’Ordine, si trovano nel piazzale della Questura, increduli e in lacrime ad apprendere della morte del loro amico.

Da lì comincia la loro battaglia di civiltà che, ancora oggi, come in “un blocco di crescita”, li riporta sempre a riscrivere, attraverso la loro testimonianza, il loro dolore, ma che serve a noi per non dimenticare. “I ragazzi erano già stati preparati sul tema – spiegano i docenti -, avendo visto in classe il documentario “E’ stato morto un ragazzo” del 2010 di Filippo Vendemmiati, ma i fatti non preparano alle emozioni che ci hanno travolto e che oggi Andrea ci ha lasciato in regalo”.

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