Attualità
27 Ottobre 2025
Una lettrice disabile lamenta la scarsa attenzione a livello organizzativo per Autunno Ducale

“Gli eventi siano pensati per includere tutti”

di Redazione | 2 min

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Garantire la sicurezza di chi cura significa proteggere anche chi viene curato. Con questa consapevolezza, martedì 28 ottobre si terrà a Ferrara, presso l’Aula C5 del Nuovo Polo Didattico Universitario di Cona, la giornata formativa “La salute e la sicurezza nelle strutture sanitarie. Il rischio biologico: BIO-RITMO, uno strumento innovativo a supporto dei Servizi di Prevenzione e Protezione”

Le cooperative di consumo e come hanno attecchito nel ferrarese

C’era una volta la prima cooperativa di consumo, fondata a Rochdale (nella contea inglese di Manchester) nel 1844 da un gruppo di pionieri equi, decisi a unirsi in società per contrastare l’arbitrarietà dei privati commercianti e garantire a una larga base sociale prezzi accessibili e genuinità dei prodotti

“Sono una vostra lettrice, ma, prima di tutto, sono una persona con disabilità”. Inizia così la lettera di Carlotta Damiani, 35 anni, che racconta come sabato sera le sia accaduto “l’ennesimo spiacevole episodio che amplifica di non poco il mancato riguardo nei confronti di noi persone disabili nella partecipazione alla vita pubblica e sociale”.

In occasione dell’evento “Autunno Ducale”, “è stata autorizzata l’occupazione temporanea dell’area di parcheggi riservati a persone disabili sita in Largo Castello senza considerare la possibilità di “ripristinarli” in qualche altro luogo, riducendone, pertanto, la quota disponibile già piuttosto esigua”.

“Soprattutto – sottolinea la donna – se consideriamo la presenza di molti di essi associati a contrassegno nominale e il fatto che altrettanti non siano agibili in autonomia perché situati in vie in cui è presente l’acciottolato o sul lato sinistro della strada, con gradini o muri che impediscono la discesa dell’utente di carrozzine o altri dispositivi”.

Tutto ciò “in aggiunta, ovviamente, a quelli occupati da persone che non ne hanno diritto, cosa, tra l’altro, poco verificabile se si è da soli alla guida e che richiede un tempo di rimozione (e quindi un ulteriore impedimento) non indifferente”.

Da qui la prima riflessione di Damiani: “Chiunque apprezza gli eventi per la valorizzazione della città e del territorio, ma questi ci si augura siano pensati per includere tutti, e non che avvengano a discapito di parte dei cittadini”.

La lettrice inoltre critica profondamente “la mancanza di un piano B che tenga conto delle esigenze di chi troppo spesso è considerato soltanto come parte passiva della popolazione”.

“Per l’ennesima volta, infatti – prosegue -, sembra che i nostri (pochi e traballanti) diritti possano essere revocati a piacere, come fossero soltanto una gentile concessione di una società fatta da persone non disabili per persone non disabili”.
“Una svista, uno scivolone accidentale?” si chiede la lettrice; “Possibile, ma che si verifica ripetutamente (su quali parcheggi sono stati destinati i posti per i lavoratori degli stand durante gli eventi in Darsena di quest’estate?), forte dell’apparente convinzione che chi è ritenuto inerte probabilmente non fa rumore”.

“E invece – assicura – siamo vivi, vegeti e tendenzialmente arrabbiati. Più attivi di così…”.

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