Portomaggiore
24 Ottobre 2025
Alla sbarra quattro fratelli pakistani accusati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, lesioni aggravate, estorsione e rapina nei confronti di un loro connazionale

Chiede lo stipendio e viene menato. Svelato un presunto caso di caporalato

di Davide Soattin | 2 min

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Portomaggiore. Prima le botte, poi la denuncia ai carabinieri che ha dato il via a un’inchiesta ben più ampia e articolata, sfociata nell’accusa di caporalato. A risponderne oggi – davanti al collegio del tribunale di Ferrara – sono quattro fratelli pakistani di 24, 28, 31 e 35 anni, accusati – in concorso tra loro – di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, lesioni aggravate, estorsione e rapina nei confronti di un connazionale, che – dopo l’accaduto – aveva raccontato tutto alle forze dell’ordine.

Il fatto sarebbe avvenuto nel 2022, all’interno di un parco. Secondo l’accusa, la persona offesa (ora parte civile nel procedimento) – che lavorava in un’azienda agricola – sarebbe stata picchiata dagli imputati, a cui aveva chiesto un appuntamento per ottenere i soldi del proprio stipendio, che – non contenti – l’avrebbero poi rapinata di circa 60 euro.

Dopo quell’aggressione, l’uomo aveva ricevuto le cure del pronto soccorso dell’ospedale di Cona e poi aveva denunciato quanto accaduto ai carabinieri che, partendo da quell’episodio, riuscirono a scoperchiare un presunto caso di caporalato all’interno del territorio di Portomaggiore.

Un caso in cui sarebbero state coinvolte altre tre persone che però, a differenza dell’unica parte civile costituita, hanno deciso di non prendere parte al processo.

Ieri (giovedì 23 ottobre) è stato sentito in aula un testimone di polizia giudiziaria, mentre alla prossima udienza – fissata per il 9 aprile – parlerà l’uomo che sarebbe stato aggredito.

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