Attualità
20 Ottobre 2025
Un itinerario di 180 chilometri che unisce Ferrara, Comacchio, Argenta, Ostellato e Portomaggiore

Nasce “In bici tra Valli e Delizie”: quattro giorni tra arte e natura

di Redazione | 4 min

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Portomaggiore. Nasce un nuovo modo per scoprire il cuore verde e rinascimentale del Ferrarese, unendo la meraviglia dell’arte con la quiete della natura, la storia millenaria con il silenzio dei canali e delle campagne bonificate.

Si chiama “In bici tra Valli e Delizie” ed è il nuovo itinerario cicloturistico di quattro giorni che accompagna il viaggiatore in sella alla sua bicicletta lungo 180 chilometri di pura bellezza, alternando città d’arte, dimore estensi e oasi naturalistiche riconosciute a livello internazionale. Un percorso pensato per tutti, grazie a un tracciato prevalentemente pianeggiante che si sviluppa tra ciclabili, strade a bassa percorrenza e argini sterrati, offrendo un’esperienza lenta e autentica nel cuore del Parco Regionale del Delta del Po, Patrimonio Unesco.

Il progetto è stato presentato presso la sede del Comune di Portomaggiore, alla presenza delle amministrazioni coinvolte e del Consorzio Visit Ferrara, promotore dell’iniziativa insieme ai Comuni dell’Unione Valli e Delizie – Argenta, Ostellato e Portomaggiore.

L’itinerario nasce infatti nell’ambito della collaborazione avviata già nel biennio 2023-2024 e quest’anno rinnovata con un nuovo accordo triennale, che punta ad accrescere ulteriormente l’integrazione tra pubblico e privato nel marketing territoriale, mettendo a sistema l’offerta turistica locale e valorizzandola attraverso una narrazione condivisa e coordinata. Un modello che fa della sinergia la sua forza, tra i cui obiettivi rientra anche quello di rendere sempre più competitivo e riconoscibile il territorio Valli e Delizie come destinazione bike.

Il viaggio parte da Ferrara, città rinascimentale per eccellenza, con le sue mura perfettamente conservate, il Castello Estense e la trama dei vicoli acciottolati che ancora oggi raccontano l’antica grandezza della signoria estense.

Lasciandosi alle spalle la città, la prima tappa conduce verso Voghiera, dove la Delizia del Belriguardo accoglie il viaggiatore con la sua imponente architettura e il Museo Civico ospitato al suo interno. Poco oltre si incontra il Verginese, dimora di villeggiatura amata da Laura Dianti, che conserva il fascino raffinato delle residenze di corte. L’ultimo tratto della giornata corre lungo il Canale Circondariale e conduce a Ostellato, porta d’accesso al Parco del Delta del Po e scrigno delle celebri Vallette, oasi naturalistica dove gli specchi d’acqua, i sentieri e gli osservatori faunistici invitano a rallentare il ritmo e ad ascoltare solo il fruscio degli aironi.

Il secondo giorno è un inno all’acqua e ai suoi riflessi. Il paesaggio si fa più selvatico, tra zone umide e campagne bonificate, canali e lagune che accompagnano il passo fino a Comacchio, la piccola Venezia del Delta. Qui il visitatore può scegliere se perdersi tra ponti e calli, lasciandosi affascinare dal Trepponti e dai musei cittadini, oppure salire su una piccola imbarcazione e spingersi all’interno delle Valli per scoprire la storia dell’anguilla e le antiche tecniche di pesca che hanno costruito la memoria del luogo.

Il terzo giorno è quello della lunga traversata, sessantadue chilometri immersi tra natura e memoria storica, passando anche per lo splendido argine degli Angeli e costeggiando la sponda meridionale delle Valli di Comacchio. È uno dei tratti più suggestivi dell’intero Parco del Delta del Po, un corridoio fra cielo e acqua che sembra sospeso nel tempo. La campagna bonificata introduce infine ad Argenta, città dell’acqua e della bonifica, dove si conclude la tappa.

La giornata finale invita a esplorare senza fretta le Valli di Argenta, su cui oggi ci si può affacciare su percorso libero mentre la riapertura generale è prevista nella primavera avanzata del prossimo anno 2026 (aprile-maggio). Ultime custodi di ciò che resta dell’antico sistema vallivo ferrarese, oggi area protetta di straordinaria importanza, vedono l’alternanza di canneti, boschetti e radure, offrendo rifugio a una fauna ricchissima che richiama ogni anno fotografi e birdwatcher da tutta Europa.

Ripresa la pedalata, il tragitto si rivolge verso Portomaggiore, costeggiando la Delizia di Benvignante con il suo parco rigoglioso e proseguendo fino a Bando, dove le anse vallive di Porto – Bacino di Bando offrono un’ultima immersione nella natura più autentica, tra il volo delle cicogne e il passo lento delle oche selvatiche. Da qui, il rientro ad Argenta o il trasferimento a Ferrara chiudono il cerchio di un viaggio che non è solo sport ma racconto, non solo mobilità dolce ma patrimonio condiviso.

Il percorso si presta a famiglie, gruppi, coppie e viaggiatori solitari, grazie a una rete di ospitalità bike-friendly che comprende agriturismi, bed & breakfast e ostelli attrezzati. Il pacchetto parte da 300 euro a persona e comprende tre pernotti con colazione, il transfer dei bagagli e l’assistenza organizzativa, con opzioni aggiuntive come il noleggio bici, le cene, le visite guidate e il transfer finale. Il periodo ideale è la primavera o l’inizio dell’autunno, quando la natura offre i suoi colori migliori e il clima accompagna il ritmo lento delle pedalate.

“Con questo percorso – commenta Nicola Scolamacchia, presidente del Consorzio Visit Ferrara – non proponiamo soltanto un itinerario cicloturistico, ma un modo diverso di guardare a questo territorio. La bicicletta è il mezzo ideale per attraversarlo, perché impone di rallentare, ascoltare e rispettare ciò che incontri lungo la strada. Chi pedala non passa semplicemente: entra in relazione con i luoghi, con le persone, con la memoria dei canali e delle campagne bonificate. Scopre che dietro ogni argine c’è una storia di fatica e ingegno, che le dimore estensi non sono solo monumenti ma frammenti di un’epoca che ha reso grande questa terra, che le Valli non sono un paesaggio immobile ma un organismo vivo che respira”.

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