Il destino della Casa del Volontariato e, più in generale, degli spazi destinati al Terzo Settore ferrarese torna al centro del confronto politico. Il capogruppo del Partito Democratico Massimo Buriani ha infatti presentato un question time indirizzato al sindaco Alan Fabbri e al presidente del Consiglio comunale, chiedendo chiarimenti sulla “disponibilità di spazi centrali e accessibili per la Casa del Volontariato e altre associazioni del Terzo Settore ferrarese”. La discussione è prevista nel prossimo Consiglio comunale.
Nel documento, Buriani evidenzia la crescente preoccupazione del mondo associativo per l’orientamento dell’Amministrazione comunale, che “da alcuni anni vorrebbe allontanare dal centro urbano importanti Enti e realtà del Terzo Settore”, prospettando “una sede periferica, ancora non pienamente agibile e comunque inidonea ad ospitare attività associative”. Una scelta che, secondo il consigliere, rischia di penalizzare “le fasce più fragili della popolazione che si rivolgono al volontariato per ottenere aiuto e sostegno”.
Il riferimento è alla proposta del Comune di trasferire la Casa del Volontariato e le oltre 50 associazioni che la compongono nei locali di via Bologna 637, ex sede Coldiretti, acquistata dall’Ente nel 2023 per 1 milione di euro e attualmente oggetto di lavori di ristrutturazione da 1.070.000 euro.
Buriani ricorda come la Casa del Volontariato di via Ravenna 52 abbia finora rappresentato “un punto di riferimento per contenere le spese, incontrarsi, fare formazione e organizzare progetti a favore della comunità ferrarese”. Tuttavia, “nonostante la piena disponibilità al confronto di Csv e associazioni coinvolte, l’Amministrazione ha sempre evitato di individuare una soluzione alternativa”, procedendo nel frattempo “a sfrattare altre realtà storiche come il Centro Sociale ‘La Resistenza’ e ‘Cittadini del Mondo’”.
Il question time ricorda anche l’appello lanciato lo scorso 16 ottobre da 89 realtà del Terzo Settore, che chiedono che gli “spazi pubblici popolati dall’associazionismo conservino un posto centrale nel tessuto urbano” e propongono la creazione “di un tavolo permanente di confronto partecipato” tra istituzioni e associazioni per trovare soluzioni condivise.
Buriani sottolinea inoltre che “la proroga al contratto di locazione concessa al Csv e ad altre 53 realtà associative in via Ravenna 52 scade il 31 dicembre 2025”, mentre “quella concessa all’associazione Cittadini del Mondo per i locali di via Kennedy 24 scadrà il 31 ottobre”. Tutte realtà che rischiano di restare senza sede in tempi brevi.
Come possibile soluzione, il consigliere dem propone di valutare gli spazi dell’ex Gil in via Ortigara 11 e viale IV Novembre 9, di proprietà regionale ma concessi gratuitamente al Comune, dove la convenzione prevede espressamente che venga “mantenuto il presidio delle associazioni del Terzo Settore”. L’edificio, centrale e accessibile, potrebbe liberarsi a breve in seguito al trasferimento del Centro per l’Impiego in via Cassoli.
“Ferrara non può permettersi di relegare in periferia chi ogni giorno si prende cura dei più fragili”, scrive Buriani, chiedendo formalmente all’Amministrazione “se intenda destinare parte degli spazi oggi disponibili nello stabile di via Ortigara 11 e viale IV Novembre 9 alla Casa del Volontariato e ad altre realtà associative”.
La discussione del question time in aula si preannuncia dunque un momento chiave per il futuro del volontariato cittadino. Come conclude il consigliere, “riconoscere al Terzo Settore un ruolo stabile nei processi decisionali significa costruire politiche più eque e partecipate, che rispondano meglio alle esigenze del territorio”.
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