A Bondeno la “Castagnata” di Avis celebra San Martino
Quattro giorni tra l’aroma delle castagne, i sapori dell’autunno e un messaggio di solidarietà che Avis porterà ancora una volta in piazza Garibaldi
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Ha tagliato il nastro nella prima mattina di giovedì 6 ottobre il rinnovato punto vendita di Eurospin, nel quartiere Borgo Scala. Il supermercato, pur mantenendo la stessa collocazione, si è profondamente ammodernato con una struttura completamente nuova e più grande della precedente, che ha visto l'aggiunta interna di ulteriori reparti e un’immagine rinnovata e più aderente alla filosofia del marchio
“In-Formiamoci” non è soltanto un titolo e un invito a prendere informazioni su vari argomenti di interesse quotidiano, ma è anche una parola che vuole invitare ad essere partecipi attivi ad un percorso formativo
Due anni e mezzo dietro rito abbreviato. Sono quelli che il gup Andrea Migliorelli del tribunale di Ferrara ha inflitto ieri (martedì 4 novembre) a un uomo di nazionalità marocchina, finito a processo con l'accusa di tentata violenza sessuale nei confronti di una donna che lavorava in un bar a Bondeno
Sta nascendo una consuetudine a Bondeno: anche quest’anno, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il sindaco Simone Saletti ha voluto portare il saluto e il ringraziamento della comunità ai militari che operano sul territorio locale
Bondeno. Lo scopo è quello di difendere (e diffondere) una tradizione popolare, che porta con sé anche la storia del territorio. Parallelamente, l’inaugurazione di uno “Scaffale” del dialetto, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale e che si è avvalso dello sforzo di Dugles Boccafogli, costituisce solo il primo passo per una futura opera di digitalizzazione del patrimonio cartaceo raccolto.
La presentazione dello “Scafàl dal Dialèt” si è avuta sabato mattina, alla biblioteca “Meletti” di Bondeno. Davanti alle famiglie di alcune delle persone, purtroppo oggi scomparse, che hanno avviato questo processo di emersione delle forme dialettali più autentiche all’interno di comunità, e più precisamente i familiari di Euno Borsatti e Nerio Poletti.
“Iniziative come questa della biblioteca tendono a voler salvare un pezzo di storia importante – ha detto il sindaco di Bondeno, Simone Saletti, in apertura dei lavori -. Il processo di scolarizzazione ha fatto sì che, per anni, parlare in dialetto equivalesse a usare termini disdicevoli per la società, ma conosciamo le virtù di una lingua che si è plasmata assieme alla stessa natura del territorio, dove ci sono frasi che spesso sintetizzano concetti e che non hanno una vera e propria traduzione. Mai come ora – ha concluso il sindaco – possiamo usare i mezzi a disposizione per tramandare alle future generazioni un patrimonio culturale”.
In sala vengono citate alcune delle persone che hanno reso possibile la nascita dello scaffale: da Euno Borsatti (per tutti “Neno”) che arrivò a pubblicare un dizionario dialettale, a Nerio Poletti, fino a Luciana Guberti. Senza voler tralasciare nessuno dei tanti cultori che hanno dato il loro contributo.
L’assessore alla cultura, Francesca Aria Poltronieri, parla di loro, uno a uno, elencando una serie di iniziative, alcune in collaborazione con Edoardo Roncatti; poi cita le interviste di “Belle Storie” svolte con Andrea Samaritani, gli eventi nelle scuole: come il diario che ha visto rappresentata la figura immaginaria del “Capirisim” realizzata dai bambini, e il gioco dell’oca in forma dialettale che attraversa il territorio. “In una moltitudine di iniziative – ha spiegato – è stato pensato di realizzare assieme a Dugles Boccafogli una sezione dedicata all’interno della nostra biblioteca. Si tratta di un punto di partenza, poiché vorremmo che la sala che ospita lo “scaffale” possa diventare l’occasione di altre iniziative”.
Il fatto di avere raccolto in forma scritta una tradizione che, generalmente, è diffusa oralmente diventa occasione di spunto e ricerca. Non a caso, proprio in parallelo all’iniziativa, il professor Giorgio Bianchi ha presentato al pubblico il suo libro, che altro non è che una rilettura in chiave dialettale del romanzo de “Il piccolo principe”. Anche il parroco don Silvano Bedin, nell’impartire la sua benedizione, ha avuto parole di elogio per il ruolo del dialetto nelle comunità.
Dugles Boccafogli, invece, parla di “un progetto (“Bondeno e il suo dialetto”, tradotto in italiano) che parte da molto lontano, con la collaborazione del professor Giampaolo Borghi, attraverso le interminabili letture con l’amico Nerio Poletti, magari nel negozio di Luciana Guberti, e con Euno Borsatti, dalla cui cultura ci si poteva abbeverare. Siamo lieti che continui ad esserci all’interno del Concorso Letterario della Società Operaia uno spazio per il vernacolo, anche se chi scrive in dialetto è purtroppo sempre meno, ma sappiamo di molte persone che si esercitano in questo e magari tengono i loro scritti in un cassetto”.
Dugles Boccafogli ricorda altri cultori del dialetto, dal dottor Adriano Bonini, cui oggi è dedicata una palestra, a Bruno Bergonzini, passando per Edoardo Roncatti e altre persone che hanno attraversato questa esperienza di valorizzazione.
“In biblioteca – è stato detto in chiusura – è stato ospitato un “Juke-Boox” (gioco di parole che unisce jukebox con il termine libro; ndr) dove sono stati inseriti anche testi dialettali e che è itinerante nelle sezioni ragazzi delle biblioteche del territorio. Sapere che un bambino, digitando dalla tastiera, può ascoltarsi una filastrocca nel nostro dialetto è una cosa meravigliosa”.
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