“Un atto vergognoso, un’Amministrazione che sceglie di stare dalla parte sbagliata della storia, con lo Stato genocida di Israele“. Parole durissime quelle pronunciate dai militanti di Ferrara per la Palestina, che nel corso del corteo di mercoledì 8 ottobre in solidarietà con l’equipaggio della Freedom Flotilla fermato dalle forze israeliane la scorsa notte. I manifestanti hanno rivolto un attacco frontale all’Amministrazione comunale e anche al Partito Democratico locale. Nel mirino, il patrocinio concesso dal Comune all’incontro di “commemorazione del 7 ottobre” organizzato dall’associazione Italia Israele Scaligero Estense e la partecipazione all’evento del consigliere dem Davide Nanni.
Secondo il collettivo, l’iniziativa rappresenta “una scelta politica netta” e “un gesto di complicità con la propaganda israeliana”. “Le affermazioni pronunciate in un video mostrato all’incontro – sostengono – sono vergognose. La decisione di creare una distinzione strumentale tra le morti dei bambini, sostenendo che ci sia una differenza tra un’uccisione volontaria, come quella del 7 ottobre, e una involontaria, come sarebbero quelle dei 30mila bambini palestinesi uccisi da Israele è inaccettabile. Questa narrazione la rigettiamo completamente: Israele si è dimostrato complice del genocidio, con i suoi leader ricercati dalla Corte penale internazionale. Parlare di ‘danni collaterali’ è anacronistico già dal primo mese di questo massacro”.
Il gruppo ha anche denunciato quella che definisce una “maschera” dell’Amministrazione comunale, accusata di “usare il tema della paura per coprire il proprio immobilismo”. “Savini ha parlato di persone che avevano paura a partecipare all’incontro – continuano -, ma la paura reale è la loro, quella che le loro menzogne vengano smascherate ogni giorno da ciò che tutti vediamo sui nostri cellulari. È il governo stesso insieme alle amministrazioni locali a generare paura attraverso la repressione delle manifestazioni popolari, che a Ferrara sono sempre state pacifiche”.
Ferrara per la Palestina ricorda inoltre come, in due anni di proteste e appelli, “dal Comune non sia mai arrivata una parola di condanna né per il massacro in corso a Gaza né per le frasi offensive dell’ex consigliere Benito Zocca, che aveva definito le donne palestinesi ‘nutrie'”. “Non hanno esitato due minuti a patrocinare un’iniziativa mistificatoria della realtà – proseguono – a vantaggio dei propri interessi politici. È un atto di distanza dalla realtà e dal popolo e l’Amministrazione dovrebbe chiedere scusa e vergognarsi”.
Ma le critiche non si sono fermate al solo Comune: “Ci è dispiaciuto molto vedere esponenti locali del Pd partecipare a questa iniziativa. È un partito che da anni critichiamo, a livello locale e nazionale, per la sua inazione e, spesso, per la sua complicità. Ancora una volta, il Pd cerca di tenere i piedi in più scarpe e finisce solo per fare figure peggiori“.
“Questo ennesimo episodio – concludono – dimostra quanto sia giusta la nostra scelta di restare slegati da ogni partito. Continueremo a stare dalla parte della giustizia e del popolo palestinese”.
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