Una piazza silenziosa, illuminata da centinaia di luci, ha trasformato ieri sera, giovedì 2 ottobre, piazzale Medaglie D’Oro in un luogo di memoria e di denuncia. Oltre trecento operatori sanitari si sono radunati per esprimere solidarietà al popolo palestinese, ricordare i colleghi uccisi a Gaza e condannare il genocidio in corso.
Alle ore 21 le luci si sono accese simultaneamente, tra camici bianchi e stetoscopi adagiati simbolicamente a terra, in una staffetta che ha attraversato diverse città italiane: un gesto per illuminare idealmente la notte di Gaza e non dimenticare le oltre 60mila vittime palestinesi solo dall’ottobre 2023, tra cui 1677 sanitari uccisi mentre prestavano soccorso in condizioni estreme.
Il cuore della manifestazione è stato la lettura collettiva dei nomi dei sanitari uccisi: ogni città partecipato ha ricordato cento nomi, in un filo simbolico che ha unito le regioni italiane nel segno della memoria e della resistenza civile.
“Ferrara – sottolineano gli organizzatori – si sta dimostrando straordinariamente partecipe e sensibile di fronte al dramma in corso”. La città ha voluto rendere omaggio non solo ai morti, ma anche agli uomini e le donne della Global Sumud Flotilla, ringraziati pubblicamente per “un’impresa coraggiosa, disarmata, umanitaria e politica” in difesa del popolo palestinese.
Durante il flash mob è risuonato forte l’appello alle istituzioni italiane ed europee: “Possono e devono fare di più per fermare il genocidio”, hanno dichiarato i promotori, ricordando che il silenzio politico “pesa quanto le bombe”.
La manifestazione si è conclusa in un’atmosfera intensa e composta, con le luci ancora accese a testimoniare un impegno che vuole continuare: mantenere viva la memoria delle vittime e chiedere con forza la fine della violenza su Gaza.
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