Nel giorno del 640° anniversario della posa simbolica della prima pietra, il Castello Estense di Ferrara festeggia svelando i propri segreti e la propria storia a tutti i cittadini. E lo fa attraverso una guida in Comunicazione Aumentativa Alternativa, che apre la conoscenza del monumento più identitario della città anche alle persone con disagi espressivi, residenti ma anche turisti che scelgono di visitare la nostra città. Un passo in avanti verso l’inclusione sociale, promosso dall’Associazione il Nodo, che si compie grazie alla quarta produzione della collana ‘I Love My’, guide cittadine elaborate con il metodo della Comunicazione Aumentativa Alternativa per rendere fruibile il patrimonio estense anche alle persone con disabilità.
‘I Love My Castello Estense’ – che giunge dopo ‘I Love My Ferrara’, ‘I Love My Mura di Ferrara’ e ‘I Love My Meis’ – rientra in un percorso che parte dal 2022, sostenuto sin dalle fasi progettuali dall’assessorato alle Politiche Sociosanitarie del Comune di Ferrara e a cui è stato concesso un contributo di quasi 11mila euro, attraverso un avviso pubblico rivolto agli enti del Terzo Settore.
La nuova guida è stata presentata nella residenza municipale di Ferrara dall’assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti e dalla presidente dell’associazione “Il Nodo Aps” Lara Venturini, con il vicepresidente Massimo Tampieri e il coautore della guida Riccardo Tampieri.
“È un’emozione particolare oggi, nella giornata in cui la città che celebra il suo monumento più identificativo e conosciuto, toccare e sfogliare queste pagine – ha dichiarato l’assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti -. “Il Nodo” è una bella realtà, che con impegno e passione sta cambiando la prospettiva comune sul tema dell’inclusione. Questo progetto, per cui ringrazio la presidente Lara Venturini, il vicepresidente Massimo Tampieri e Ricky Tampieri, esempio di capacità e determinazione da cui è partito lo sviluppo progettuale. Ferrara, con ‘I Love My’, ha aperto una strada in Italia, dimostrando che dare modo alle persone di esprimersi nei giusti contesti crea un impatto positivo in termini di crescita personale e di coesione sociale. Grazie a tutti per quanto state facendo”.
‘I Love My Castello Estense’ si sviluppa su 64 pagine che svelano tutti, ma proprio tutti, i segreti del Castello Estense, con informazioni sui personaggi che lo hanno vissuto e sulle vicende che si sono susseguite nelle sue stanze e nei suoi giardini specialmente nel Rinascimento, il periodo più splendente della città di Ferrara.
“Dopo le prime tre guide in CAA dedicate alle bellezze della città di Ferrara, – hanno spiegato Lara Venturini, Massimo Tampieri e ‘Ricky’ Tampieri – abbiamo proseguito nel nostro percorso di sensibilizzazione verso questa forma di comunicazione che, tramite il sistema simbolico, permette una facile comprensione dei contenuti a tutte le persone che hanno difficoltà nella lettura dei testi tradizionali. Tutte le guide sono state realizzate con la partecipazione attiva dei ragazzi dell’associazione, che dopo quello sul Castello, stanno già lavorando a nuovi progetti su altri monumenti del territorio per renderli sempre più accessibili a tutti.
Grazie al supporto del Comune di Ferrara e in particolare dell’assessore Cristina Coletti, abbiamo costruito un gruppo solido che ci ha permesso di crescere e portare avanti i nostri progetti. In questi anni abbiamo ricevuto molti apprezzamenti e continuiamo a ricevere richieste da famiglie, anche oltre i confini del nostro territorio, alle quali volentieri inviamo le nostre guide, per continuare a far conoscere il più possibile la nostra città a tutti”.
La guida in pittogrammi è stata interamente realizzata dai ragazzi del “Il Nodo”: Riccardo ‘Ricky’ Tampieri, Alice, Elia, Marcello, Marco e Oreste.
La collana ‘I Love My’ giunge così alla quarta pubblicazione, dopo quelle relative alla città, alle Mura e al Meis. Tutte le guide sono disponibili gratuitamente nei bookshop del Castello Estense e di Palazzo dei Diamanti, esposte in raccoglitori che riportano il marchio dell’associazione e del Comune, oltre che un Qr Code che rimanda alla pagina web dell’associazione dedicata alle guide stesse.
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