Ferrara si candida a diventare un laboratorio urbano in cui sperimentare soluzioni avanzate per fornire risposte puntuali nel tema dell’abitare. Questo grazie ad un accordo quadro che lega il Comune di Ferrara al Dipartimento di Architettura dell’Università estense.
Il cuore dell’iniziativa è sviluppare attività e approfondire proposte per la realizzazione di progetti innovativi e sperimentali riguardo alle forme dell’abitare, promuovendo l’aumento della disponibilità di alloggi di edilizia residenziale sociale (ers), innanzitutto attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, a contrasto del consumo di suolo.
L’accordo è stato siglato dall’assessora alle Politiche Abitative del Comune di Ferrara Cristina Coletti e dal professor Marco Mulazzani, direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara.
“Questo accordo ci permette di colmare uno strumento mancante sul territorio ed è mirato a superare la logica emergenziale nell’affrontare il tema dell’abitare – dichiara Coletti -. Con la collaborazione del Dipartimento di Architettura di Unife, che ringrazio per la sensibilità e l’operatività dimostrata, promuoveremo iniziative che ci consentiranno di mettere in campo strategie di lungo periodo, fondate su un’analisi accurata del territorio e delle sue esigenze. Non più risposte in emergenza, ma una vera e propria attività pianificatoria, per ottimizzare le risorse, individuare gli interventi più efficaci e generare un impatto positivo sul tessuto sociale della città. Attraverso una collaborazione virtuosa tra enti pubblici, opereremo per migliorare la qualità della vita dei cittadini, offrendo soluzioni concrete alle esigenze che emergono dai cittadini più fragili”.
“L’accordo rappresenta un’opportunità concreta per fare rete, mettendo al servizio della città le competenze specifiche del nostro Dipartimento – aggiungono Mulazzani e Gabriele Lelli, referente scientifico dell’accordo -. L’abitare è una sfida complessa, che richiede visione, multidisciplinarietà e capacità di innovare. Attraverso questo percorso, l’obiettivo è costruire, insieme, un modello virtuoso di rigenerazione. L’impegno sarà quello di sviluppare conoscenze e progetti, sensibilizzando professionisti e ricercatori. Siamo convinti che questa alleanza tra Università e Amministrazione comunale possa generare impatti reali e duraturi sulla qualità della vita dei cittadini di Ferrara”.
La collaborazione, oltre che dall’accordo quadro, sarà regolata anche attraverso specifici accordi operativi, che potranno riguardare attività come l’organizzazione congiunta di convegni, seminari e workshop; la predisposizione di articoli da pubblicare su riviste specializzate e indicizzate; la disposizione di progetti per partecipare a bandi comunitari, nazionali o regionali per la ricerca, l’innovazione ed il trasferimento di tecnologie nei settori dello sviluppo sostenibile; l’istituzione di una rete di competenze finalizzata alla formazione di nuove figure professionali e alla diffusione di nuovi approcci metodologici legati al concetto di sviluppo sostenibile.
Il Comune e il Dipartimento favoriranno la collaborazione per studi e ricerche su progetti specifici, principalmente nelle tematiche inerenti la progettazione urbana e architettonica dei contesti del territorio comunale volti all’incremento del patrimonio di edilizia sociale residenziale. I due enti potranno partecipare congiuntamente anche a determinati programmi di ricerca.
“Questa collaborazione – afferma l’amministrazione comunale – porterà benefici concreti per l’implementazione di politiche a sostegno delle famiglie, degli anziani e delle giovani coppie affinché siano agevolate nel percorso di vita, anche con accesso al sistema residenziale pubblico”.
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