Alla Notte dei Ricercatori di Ferrara, la rettrice Laura Ramaciotti, da pochi giorni eletta presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), ha condiviso con la comunità accademica e cittadina il senso della sua nuova missione. Un incarico prestigioso, che la porterà alla guida dell’organismo che rappresenta tutti gli atenei del Paese.
La serata si è aperta con il saluto istituzionale dell’assessore alla Pubblica istruzione e politiche giovanili Chiara Scaramagli, che ha espresso “l’orgoglio di tutta la città per la nomina della nostra pettrice alla presidenza della Crui, un riconoscimento che dà ancora più lustro a Ferrara”. Subito dopo, Unife ha voluto tributare una sorpresa a Ramaciotti, con la partecipazione del Direttore generale Marco Pisano e del prorettore alla ricerca Giacomo Dimarco. Un omaggio corale, accompagnato da applausi e un mazzo di fiori, per celebrare un incarico che segna una svolta nella storia dell’ateneo estense.
“Questa nomina rappresenta una grandissima responsabilità – ha esordito Ramaciotti -. Il nostro Paese vive da tempo vincoli economici e di bilancio che impongono interventi anche restrittivi nei diversi contesti pubblici. Nonostante questo, io vedo nell’assemblea della Crui un fortissimo desiderio, da parte di tutti i colleghi, di tenere alta la bandiera dell’università, della conoscenza, della ricerca, della formazione, del contatto con le istituzioni esterne e con gli stakeholder”.
La Rettrice ha sottolineato come l’impegno comune non sia solo formale, ma concreto: “C’è una grandissima capacità di portare al massimo della qualità le cose che si fanno quotidianamente, mettendocela veramente tutta e cercando di fare la differenza giorno dopo giorno. E credo che i risultati siano visibili in tanti contesti: abbiamo laureati eccellenti, anche se purtroppo talvolta costretti a cercare opportunità all’estero, giovani e meno giovani ricercatori riconosciuti a livello internazionale. Siamo in grado di attrarre fondi dall’estero e di creare ponti di ricerca e di conoscenza a livello planetario“.
Un discorso che, pur partendo dall’esperienza ferrarese, si è naturalmente allargato alla prospettiva nazionale: “Non parlo solo di Ferrara, ma con il cappello della Conferenza dei Rettori italiani. Le sfide che ci attendono sono molte. Siamo in una fase di grandi riforme, perché la ministra Bernini intende mettere mano anche alla legge 240 del 2010, che ormai ha qualche anno. All’interno della nostra Conferenza ci sono già progettualità e proposte che possono essere utili per un ulteriore miglioramento”.
Con questo riconoscimento, Ramaciotti si appresta a rappresentare l’intero sistema accademico italiano: “La conoscenza e la ricerca – ha concluso – sono i pilastri del futuro. Tocca a noi difenderle e valorizzarle con tutte le forze, in Italia e oltre i confini nazionali“.
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