Comacchio. Negli ultimi giorni le coste emiliano-romagnole, in particolare tra Lido di Volano e Lido di Spina oltre a Marina di Ravenna e Punta Marina, sono state teatro di un’insolita e massiccia presenza del granchio blu (Callinectes sapidus) a riva. Il fenomeno, che ha generato vasta eco mediatica anche sui social network, è riconducibile a precise condizioni ambientali rilevate da Arpae.
L’agenzia spiega che le recenti attività di monitoraggio condotte dalla Struttura Oceanografica Daphne hanno registrato la presenza di estese aree a ridotto o assente contenuto di ossigeno (condizioni di ipossia e anossia) nei fondali marini antistanti il tratto di costa centro-settentrionale della regione, specialmente al largo del litorale ravennate.
“Si tratta – scrivono – in un fenomeno ricorrente in questo periodo, legato al processo di eutrofizzazione che interessa spesso le acque del nord Adriatico. Nel giro di qualche giorno la situazione potrebbe migliorare con il cambiamento delle condizioni meteo-marine, che porteranno a un maggiore rimescolamento delle acque e a un incremento dei livelli di ossigenazione del fondale”.
Dunque l’anomala presenza a riva del granchio blu è correlabile a questo stress ambientale: “I crostacei, in particolare le femmine che si spostano dalle acque salmastre a bassa o media salinità verso il mare per la riproduzione nei periodi più caldi, si sono imbattuti in queste aree prive di ossigeno. Per sopravvivere, sono stati costretti a una migrazione forzata verso acque più ossigenate (una dinamica ecologica ben nota), insieme ad altre specie ittiche di fondale, trovando rifugio nella fascia d’acqua più superficiale e vicina a riva, dove hanno trovato anche abbondanza di cibo”.
Da questo deriva l’intensa attività dei gabbiani osservata lungo la battigia, un classico indicatore del fenomeno: la loro presenza segnala infatti abbondanza di prede che si sono avvicinate a riva e sono così più vulnerabili.
“Quanto osservato – conclude Arpae – è la manifestazione straordinaria di una specie invasiva, il granchio blu, che spinta da un forte stress ambientale diffuso si è reso insolitamente visibile lungo le nostre spiagge”.
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